Si prevede che i risultati dei progetti contribuiranno a quattro
(4) o più dei seguenti risultati attesi:
una migliore integrazione degli istituti di ricerca, degli
istituti di istruzione superiore, delle scuole professionali e di
organizzazioni simili negli ecosistemi di innovazione europei,
stabilendo collegamenti migliori con start-up e reti di start-up,
acceleratori e incubatori, business angels e comunità di
investitori;
migliori flussi di conoscenze, competenze e talenti tra istituti
di istruzione e altri attori dell'ecosistema dell'innovazione a
vari livelli di sviluppo, anche nel campo della tecnologia
profonda[1], in linea con la nuova agenda europea per
l'innovazione;
miglioramento delle competenze di tutti gli attori coinvolti
nell’ecosistema per aumentare il potenziale di innovazione,
la mobilità intersettoriale e l’adozione da parte
del mercato delle nuove tecnologie; Si mira alle competenze
necessarie e rispondenti alle esigenze di innovazione e del
mercato del lavoro in materia di competenze digitali, verdi e
imprenditoriali, capacità di networking, assunzione di
rischi e in particolare nel campo della tecnologia profonda;
migliori connessioni degli istituti di istruzione con test remoti
di alta qualità, convalida e ampliamento delle innovazioni
fornite dalle infrastrutture di ricerca e tecnologia in tutta
l’UE;
miglioramento delle competenze di studenti, laureati, ricercatori
e forza lavoro per lanciare, gestire e guidare start-up di
successo e redditizie, anche nel campo della tecnologia profonda;
maggiore disponibilità di talenti locali dotati di
competenze per supportare l’accelerazione e la
digitalizzazione delle imprese[3];
rafforzamento dell’attività imprenditoriale nello
sviluppo di ecosistemi di innovazione e della loro espansione e
interconnessione in tutta l’UE, sostenuta dai cittadini e
da iniziative locali al fine di costruire soluzioni innovative
alle sfide attuali e future;
maggiore coinvolgimento e connessione con altri attori
dell’ecosistema (ad esempio altre istituzioni educative,
uffici di trasferimento tecnologico, organizzazioni di ricerca e
tecnologia, imprese locali e regionali, aziende private,
start-up, aziende in fase iniziale, acceleratori, incubatori,
ecc.) all’interno e tra di loro regioni;
maggiore
(auto)occupabilità dei giovani ed equilibrio di genere
nelle collaborazioni.