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Titolo |
Networks of Towns |
Ambito territoriale |
Europeo |
Ente finanziatore |
Commissione europea |
Ente gestore |
Commissione europea |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari) devono:
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Obiettivi |
• promuovere gli scambi tra cittadini di diversi paesi, in particolare attraverso reti di città, per far loro sperimentare concretamente la ricchezza e la diversità del patrimonio comune dell'Unione e renderli consapevoli che queste costituiscono il fondamento per un futuro comune; • sviluppare reti sostenibili di città, approfondendo e intensificando la loro cooperazione, delineando al contempo la loro visione a lungo termine per il futuro dell'integrazione europea. |
Attività ammissibili |
Altri criteri di ammissibilità:
Le attività possono includere, tra le altre: workshop, seminari, conferenze, attività di formazione, riunioni di esperti, webinar, attività di sensibilizzazione, eventi ad alta visibilità, raccolta di dati e consultazione, sviluppo, scambi e diffusione di buone pratiche tra autorità pubbliche e organizzazioni della società civile, sviluppo di strumenti di comunicazione e utilizzo dei social media. In base a questa misura, i comuni o le regioni e le associazioni che lavorano insieme in una prospettiva a lungo termine sono invitati a sviluppare reti di città per rendere la loro cooperazione più sostenibile e per scambiare buone pratiche. Si prevede che le reti di città integrino una serie di attività su argomenti di interesse comune correlati agli obiettivi del programma, per coinvolgere i membri della comunità attivi nell'area tematica e per puntare alla sostenibilità. |
Spese ammissibili |
I progetti sono costruiti attorno all'organizzazione di diversi "eventi" che riuniscono i cittadini. Un evento è una o una serie di attività, non necessariamente svolte nello stesso giorno, che mirano a riunire persone che coinvolgono la partecipazione diretta e verificabile del gruppo target per discutere una tematica definita in anticipo. Un evento mira a raggiungere un output determinato come definito nel pacchetto di lavoro di riferimento. |
Budget |
Euro 10.000.000,00 |
Agevolazione |
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Erogazione |
Dopo la firma della sovvenzione, è previsto un prefinanziamento per iniziare a lavorare sul progetto (fluttuante normalmente del 60% dell'importo massimo della sovvenzione; eccezionalmente un prefinanziamento inferiore o nullo). Il prefinanziamento verrà pagato 30 giorni dopo l'entrata in vigore/garanzia finanziaria (se richiesta), a seconda di quale sia la data più tarda. Pagamento del saldo: alla fine del progetto, verrà calcolato l'importo finale della sovvenzione. |
Data apertura |
17-12-2024 |
Data chiusura |
27-03-2025 |
Valutazione |
Valutazione tecnica |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Bando per il sostegno all’innovazione digitale dei CENTRI COMMERCIALI NATURALI |
Ambito territoriale |
Toscana |
Ente finanziatore |
Regione Toscana |
Ente gestore |
Regione Toscana |
Stato |
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Beneficiari |
Sono soggetti destinatari: gli Organismi di gestione dei Centri Commerciali Naturali, singolarmente o in forma associata (consorzio, contratto di rete, ATI con durata non inferiore a 5 anni), a cui partecipano:
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Obiettivi |
Promuovere una crescita e qualificazione intelligente, sostenibile ed inclusiva delle imprese localizzate nei Centri commerciali naturali (CCN) attraverso un approccio sperimentale ed integrato finalizzati a:
Obiettivo operativo: utilizzazione in modo condiviso da parte delle le imprese aderenti agli organismi di gestione del CCN, di tecnologie e servizi digitali finalizzata a:
Per imprese si intendono:
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Attività ammissibili |
I progetti, attraverso l’adozione di applicazioni e tecnologie digitali, devono prevedere la realizzazione di interventi a supporto delle imprese del CCN per il perseguimento dell’obiettivo operativo in una o più delle seguenti attività:
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Spese ammissibili |
Tutte le spese
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Budget |
Euro 3.324.203,27 |
Agevolazione |
Contributo a fondo perduto fino al massimo del 80% del totale del progetto ammesso. L’intensità d’aiuto varia in funzione della dimensione d’impresa, dell’investimento attivato e della combinazione di spese previste. Il progetto presentato deve avere un valore minimo di Euro 30.000,00 e massimo di Euro 200.000,00. Il contributo è inquadrato all’interno del regolamento “de minimis”. |
Erogazione |
Il contributo a fondo perduto è corrisposto da Sviluppo Toscana S.p.A. con le seguenti modalità:
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Data apertura |
02-12-2024 |
Data chiusura |
15-02-2025 |
Valutazione |
Procedura valutativa negoziale |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Bando per il sostegno all’innovazione digitale nei BORGHI - piccoli comuni delle aree interne |
Ambito territoriale |
Toscana |
Ente finanziatore |
Regione Toscana |
Ente gestore |
Regione Toscana |
Stato |
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Beneficiari |
Territori interessati: Comuni aree interne con popolazione inferiore a 5000 abitanti. Soggetti destinatari:
I soggetti destinatari devono essere già costituiti alla data di presentazione della domanda di contributo. |
Obiettivi |
Promuovere lo sviluppo dei territori dei piccoli comuni delle aree interne quale fattore strategico per il rinnovamento del tessuto economico e sociale nell’ambito della strategia di mercato e dei processi di transizione digitale e ecologica. Obiettivo operativo: incremento competitività delle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) attraverso strategie aziendali di
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Attività ammissibili |
I progetti, attraverso un processo di digitalizzazione (adozione di applicazioni e tecnologie digitali) finalizzato al miglioramento della efficienza operativa di carattere produttivo, organizzativo, logistico, commerciale, devono realizzare interventi nei seguenti ambiti:
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Spese ammissibili |
Tutte le spese
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Budget |
Euro 4.000.000,00 |
Agevolazione |
Contributo a fondo perduto fino al massimo del 60% del totale del progetto ammesso. L’intensità d’aiuto varia in funzione della dimensione d’impresa, dell’investimento attivato e della combinazione di spese previste. Il progetto deve avere un valore minimo di Euro 20.000,00 e massimo di Euro 150.000,00. Il contributo è inquadrato all’interno del regolamento (UE) n. 2023/2831 del 13 dicembre 2023 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’UE agli aiuti “de minimis”. |
Erogazione |
Il contributo a fondo perduto è corrisposto da Sviluppo Toscana S.p.A. con le seguenti modalità:
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Data apertura |
02-12-2024 |
Data chiusura |
15-02-2025 |
Valutazione |
Procedura valutativa negoziale |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Bandi a cascata progetto SMARTIES for SMEs |
Ambito territoriale |
Nazionale |
Ente finanziatore |
SMARTIES for SMEs |
Ente gestore |
SMARTIES for SMEs |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
I progetti possono essere presentati da:
La stessa organizzazione (singola o come partnership) può presentare domanda per un massimo di 1 proposta. In caso di partnership, deve essere designato un coordinatore (candidato capofila) che sarà responsabile durante l'intero processo di candidatura e la fase di implementazione per la presentazione della candidatura e per la comunicazione con il team SMARTIEs for SMEs per conto della partnership. |
Obiettivi |
Rafforzare la competitività delle PMI del settore del turismo, sviluppando la loro capacità di portare avanti con successo la doppia transizione verde e digitale, e promuovere innovazione, resilienza, sostenibilità e qualità lungo la catena del valore del turismo. |
Attività ammissibili |
In particolare:
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Spese ammissibili |
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Budget |
Euro 1.875.000,00. Il progetto dispone, per quanto riguarda il territorio di competenza della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, di un budget di € 375.000,00 per il finanziamento a fondo perduto di n. 15 progetti innovativi legati ai temi del turismo rigenerativo, della twin-transition e della dieta mediterranea quale trait d’union tra ecosistema turistico ed ecosistema agroalimentare, che saranno selezionati tramite questo Bando. |
Agevolazione |
Il bando offre un finanziamento forfettario di Euro 25.000,00. Il tasso di finanziamento è del 100%. |
Erogazione |
Pagamento iniziale di prefinanziamento del 25%, 2 tranche intermedie del 25% e un pagamento finale del 25% del budget, a seconda delle attività svolte e dei risultati ottenuti. |
Data apertura |
01-11-2024 |
Data chiusura |
24-01-2025 |
Valutazione |
Valutazione tecnica |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Creative Europe - Creative Innovation Lab |
Ambito territoriale |
Europeo |
Ente finanziatore |
Commissione europea |
Ente gestore |
Commissione europea |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Un ampio spettro di organizzazioni sarà invitato a partecipare, tra cui enti pubblici e privati, aziende tecnologiche e start-up, organizzazioni audiovisive, culturali e creative. Sarà incoraggiata la partecipazione di incubatori e acceleratori aziendali, per fornire spazio e tempo affinché le idee creative possano essere plasmate. |
Obiettivi |
Il supporto InnovLab sosterrà la progettazione, lo sviluppo e/o la diffusione di strumenti, modelli o soluzioni innovativi applicabili nei settori audiovisivo e altri settori culturali e creativi (CCS) con un elevato potenziale di replicabilità in tali settori.
Gli obiettivi del programma sono incoraggiare la cooperazione tra il settore audiovisivo e altri CCS al fine di accompagnare la loro transizione ambientale e/o migliorare la loro competitività e/o la circolazione, visibilità, reperibilità, disponibilità, diversità e pubblico dei contenuti europei oltre confine. Il supporto mira inoltre a consentire al settore audiovisivo europeo e ad altri CCS di adattarsi meglio alle opportunità offerte dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale e dei mondi virtuali.
Risultati attesi
migliorare la competitività del settore audiovisivo europeo e di altri settori culturali e creativi: trasparenza, raccolta dati e uso appropriato dell'intelligenza artificiale/big data, adattamento alle sfide e alle opportunità guidate dai cambiamenti in corso in tali settori; migliorare l'adattamento del settore audiovisivo europeo e di altri settori culturali e creativi alle opportunità offerte dallo sviluppo di mondi virtuali (chiamati anche metaverso/i); migliorare la produzione/finanziamento e la circolazione dei contenuti audiovisivi e culturali europei nell'era digitale; aumentare la visibilità, la reperibilità, la disponibilità e la diversità dei contenuti audiovisivi e culturali europei nell'era digitale; aumentare il pubblico potenziale dei contenuti audiovisivi e culturali europei nell'era digitale; accelerare la transizione ambientale dei settori audiovisivo, culturale e creativo europeo, in linea con le priorità del green deal europeo e del New European Bauhaus. |
Attività ammissibili |
I progetti devono concentrarsi su uno (o più) dei seguenti argomenti:
mondi virtuali come nuovo ambiente per la promozione di contenuti europei, il rinnovo del pubblico e la competitività delle industrie di contenuti europee; strumenti aziendali innovativi per la produzione, il finanziamento, la distribuzione o la promozione abilitati o potenziati da nuove tecnologie (ia, big data, blockchain, mondi virtuali, nft, ecc.), in particolare: gestione e monetizzazione dei diritti (comprese innovative offerte di abbonamento in bundle per accedere a diversi contenuti culturali europei da varie piattaforme europee esistenti), garantendo allo stesso tempo trasparenza e giusta remunerazione per creatori e artisti; raccolta e analisi dei dati, con particolare attenzione alla previsione per la creazione di contenuti e lo sviluppo del pubblico (compresi innovativi strumenti intersettoriali per migliorare la qualità del servizio agli abbonati e una migliore valorizzazione dei contenuti europei offerti dalle piattaforme online europee); pratiche "più ecologiche" per ridurre l'impatto sull'ambiente dei settori audiovisivo e di altri settori culturali in linea con il green deal della commissione e l'iniziativa new bauhaus. la cooperazione intersettoriale tra il settore audiovisivo e altri settori culturali e creativi è al centro del bando. pertanto, le candidature devono dimostrare chiaramente l'entità dell'approccio intersettoriale, le condizioni per la sua attuazione e i benefici attesi per i settori interessati. |
Spese ammissibili |
I costi di sviluppo e/o produzione dei contenuti possono essere supportati solo se sono chiaramente collegati allo sviluppo di strumenti o modelli innovativi proposti dal progetto. Devono essere proporzionati e limitati. Il sostegno finanziario a terzi è consentito per le sovvenzioni. |
Budget |
Euro 5.001.863,00 |
Agevolazione |
I costi saranno rimborsati secondo il tasso di finanziamento stabilito nell'accordo di sovvenzione (70%). |
Erogazione |
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Data apertura |
24-10-2024 |
Data chiusura |
25-04-2025 |
Valutazione |
Procedura valutativa |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Horizon Europe - Integrated peri-urban areas in the transition towards climate neutrality |
Ambito territoriale |
Europeo |
Ente finanziatore |
Commissione europea |
Ente gestore |
Commissione europea |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Ogni proposta dovrebbe coinvolgere stakeholder di almeno tre "aree urbane/periurbane leader" e almeno tre aree urbane/periurbane "replicatrici". Ogni area urbana/periurbana dovrebbe costituire un laboratorio vivente in cui, in condizioni di vita reale, un set di soluzioni complementari e di rinforzo, incentrate su due o quattro aspetti di quelli presentati sopra (mobilità, energia, industria e governance), dovrebbero essere sviluppate, testate e implementate in un approccio integrato. Le aree urbane/periurbane partecipanti, che possono avere una copertura geografica che si estende fino all'intera area urbana funzionale, dovrebbero dimostrare i loro interessi comuni e delineare come garantiranno una cooperazione significativa e stretta. Le aree periurbane dovrebbero essere situate ciascuna in diversi Stati membri dell'UE o paesi associati a Horizon Europe. Ogni proposta dovrebbe includere almeno un'area urbana delle 112 selezionate per la missione dell'UE sulle città intelligenti e climaticamente neutre. |
Obiettivi |
Si prevede che i risultati del progetto contribuiscano all'obiettivo della Climate-neutral and Smart Cities Mission di neutralità climatica in almeno 2 dei 4 domini elencati di seguito (Mobilità, Energia, Industria, Governance) e forniscano tutti i seguenti risultati nei domini selezionati entro la fine del progetto. |
Attività ammissibili |
Mobilità:
aumentare l'accessibilità e la connettività delle aree periurbane fornendo alternative inclusive, adatte e accessibili con: aumento del 30% delle modalità di trasporto sostenibili, fornendo diversità nell'offerta di trasporto, in particolare per quanto riguarda la garanzia del trasporto di massa, inclusi tra gli altri servizi di mobilità condivisi e/o su richiesta a basso consumo energetico riduzione del 20% delle emissioni di gas serra miglioramento del 20% della qualità dell'aria e riduzione del rumore riduzione del 30% della congestione stradale urbana aumentando al contempo l'accessibilità sia per i passeggeri che per le merci e l'affidabilità, la prevedibilità e l'efficienza dei tempi di percorrenza e delle operazioni di trasporto riduzione del 30% degli effetti sulla salute umana dovuti all'esposizione all'inquinamento dei trasporti miglioramento delle prestazioni della rete di trasporto periurbana (domanda e offerta) e connettività dei trasporti attraverso una maggiore interoperabilità e multimodalità; miglioramento dell'accesso a/da servizi commerciali e sanitari, istituti scolastici, aziende, strutture ricreative e per il tempo libero per gli abitanti delle aree periurbane; soluzioni di mobilità inclusive che rispondano alle esigenze di tutti gli abitanti delle aree periurbane, indipendentemente da età, genere, stato economico o sociale, che siano co-progettate con tutte le parti interessate rilevanti (tra cui autorità locali e regionali, popolazioni insediate, migranti, lavoratori temporanei, sviluppatori, imprenditori, ecc.), e quindi testate e implementate nelle aree periurbane identificate, che potrebbero avere una copertura geografica che si estende fino all'intera area urbana funzionale; miglioramento della sicurezza in particolare per gli utenti vulnerabili della strada; ottimizzazione e miglioramento dell'uso delle infrastrutture esistenti (seguendo il principio di riutilizzo e circolarità); modelli e politiche di pianificazione integrata dell'uso del territorio e dei trasporti, che potrebbero avere una copertura geografica che si estende fino all'intera area urbana funzionale. Energia: reti energetiche migliorate e decarbonizzate con benefici economici e sociali per le aree periurbane grazie alla vicinanza della città; modelli aziendali, soluzioni tecnologiche e/o linee guida per l'istituzione di comunità energetiche locali, con infrastrutture res e di stoccaggio dell'energia cofinanziate da residenti periurbani, attori industriali e proventi derivanti dalla vendita di energia o dalla fornitura di servizi ausiliari (ad esempio stoccaggio) alla rete elettrica cittadina e/o alle reti di riscaldamento e raffreddamento. insieme alla condivisione dell'elettricità che porta alla riduzione dei prezzi dell'elettricità per i membri della comunità, contrasta la povertà energetica, riduce l'uso di combustibili fossili e facilita la mobilità sostenibile; modelli aziendali e/o linee guida per la generazione di energia (biometano, elettricità, biocarburanti) da rifiuti agricoli, colture bioenergetiche di seconda generazione e tecnologie come l'energia solare montata a terra o l'agrivoltaico nelle aree periurbane dominate dalle zone rurali. dovrebbero includere anche sistemi di stoccaggio termico (stes stagionali, utes a breve termine ecc.) e tecnologie di generazione di energia termica (ad esempio solare termico, geotermico, ecc.) per il riscaldamento e il raffreddamento.
Industria:
Riduzione delle emissioni di gas serra (CO2, metano da rifiuti/acque reflue, gas fluorurati, refrigeranti) nelle industrie situate in aree periurbane, supportando l'obiettivo di riduzione del 55% entro il 2030; 25% di miglioramento dell'efficienza energetica nei processi industriali; aumento del 30% nell'implementazione di tecnologie strategiche net-zero, come solare (fv e termico, eolico, idrogeno, batterie e stoccaggio (incluso lo stoccaggio di energia termica), pompe di calore ed energia geotermica, elettrolizzatori e celle a combustibile, biogas/biometano, cattura e stoccaggio del carbonio (ccs) e tecnologie di rete, in particolare per le industrie ad alta intensità energetica situate nelle aree periurbane; rafforzare la transizione verde dell'industria, attraverso local green deal, ovvero accordi reciproci tra autorità cittadine e aziende locali e associazioni industriali e di cittadini per supportare l'agenda di sostenibilità territoriale nelle aree periurbane; 25% di riciclaggio migliorato nei processi industriali e riutilizzo dei materiali, inclusi materiali da costruzione e dimostrazione e ottimizzazione di impianti di riciclaggio per industrie e processi situati nelle aree periurbane.
Governance:
rafforzamento delle capacità (come corsi di formazione e attività di sensibilizzazione) tra autorità locali, utenti e fornitori di sistemi di mobilità, stakeholder energetici e industriali per accelerare l'adozione di soluzioni condivise, intelligenti e a zero emissioni e per implementare il loro monitoraggio e valutazione; supportare lo sviluppo di competenze di pianificazione e implementazione, valutazione dell'impatto dell'implementazione delle politiche/degli investimenti infrastrutturali e aspetti finanziari; migliore integrazione delle aree periurbane nell'attuale pianificazione spaziale/di uso del suolo/dei trasporti/del paesaggio; Integrazione delle strategie di sviluppo con la pianificazione e la documentazione normativa attraverso diversi livelli/scale/unità territoriali amministrative, almeno dal livello locale al livello regionale). |
Spese ammissibili |
Le azioni di ricerca dovrebbero riguardare quanto segue:
fare il punto sugli studi esistenti, analizzare in modo strutturato e fornire una sintesi delle misure che contribuiscono alla neutralità climatica nelle aree periurbane europee, identificando le barriere; istituire un processo di co-progettazione e coinvolgere le parti interessate pertinenti (come: cittadini, autorità locali, operatori della mobilità, fornitori di servizi, aziende energetiche, aziende private...) per garantire un'adozione di successo delle soluzioni che contribuiscono alla neutralità climatica delle aree periurbane; sviluppare, testare e dimostrare soluzioni scalabili nella vita reale in almeno due dei quattro domini (mobilità, energia, industria, governance) che contribuiscono alla neutralità climatica delle aree periurbane. |
Budget |
Euro 28.000.000,00 |
Agevolazione |
HORIZON-IA HORIZON Innovation Actions. 70 % per soggetti privati a scopo di lucro e 100% per soggetti pubblici. |
Erogazione |
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Data apertura |
17-09-2024 |
Data chiusura |
11-02-2025 |
Valutazione |
Procedura valutativa |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Azione 2.2.2 Produzione energetica da fonti rinnovabili per le RSA |
Ambito territoriale |
Toscana |
Ente finanziatore |
Regione Toscana |
Ente gestore |
Regione Toscana |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Sono soggetti destinatari le RSA autorizzate, accreditate e finanziate dal Servizio Sanitario Regionale: micro, piccole, medie Imprese (MPMI), le grandi imprese (GI) in forma singola; professionisti in forma singola e studi associati composti da professionisti titolari di autonoma partita IVA. La domanda può essere presentata sia dal proprietario dell’immobile oggetto di domanda di contributo che dal soggetto che lo detiene per la gestione dell’attività economica (ad esempio: affittuario, locatario, gestore), fermo restando che il soggetto richiedente deve rispettare tutti i requisiti previsti dal bando. Ciascuna impresa potrà presentare al massimo 2 domande. |
Obiettivi |
Ciascuna domanda dovrà riguardare interventi da realizzarsi su una singola unità produttiva locale o sede operativa consistente in uno o più edifici (o unità immobiliari). È possibile presentare una domanda che riguarda più edifici (o unità immobiliari) solo qualora siano alimentati dallo stesso contatore elettrico (in caso della tipologia di interventi 4b) o dallo stesso generatore di calore (nel caso dei restanti interventi ad eccezione della tipologia di intervento 1b) a circolazione naturale) purché catastalmente confinanti. L’unità produttiva locale o sede operativa oggetto di intervento deve possedere, al momento della presentazione della domanda, tutte le seguenti caratteristiche, pena la non ammissibilità: essere localizzata all’interno del territorio regionale; essere regolarmente accatastata e possedere la conformità catastale ed urbanistica; essere esistente, utilizzata e dotata di contatore elettrico e/o del gas o di altro combustibile; essere dotata di impianti di climatizzazione invernale e/o estiva; essere adibita a esercitare l’attività economica con codice ATECO ammissibile. Le domande, ai fini dell’ammissibilità devono prevedere un progetto che consegue una produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili degli interventi finalizzata solo all’autoconsumo. Il progetto deve prevedere una quota di energia primaria globale rinnovabile maggiore di zero. Ciascun intervento del progetto deve prevedere una quota di energia primaria globale rinnovabile espressa in kWh/annua maggiore rispetto a quella ante intervento. Gli interventi ammissibili devono essere di nuova realizzazione. Sono ammissibili solo progetti che rispettano il principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH). Sono ammissibili solo progetti sottoposti al processo di resa a prova di clima, relativamente alle verifiche sulla “neutralità climatica” e sulla “resilienza climatica”, inerente l’applicazione del principio relativo all’immunizzazione dagli effetti del clima degli investimenti in infrastrutture. Le domande dovranno essere corredate obbligatoriamente da: relazione tecnica di progetto; schede tipologie di intervento; studio dei consumi energetici; computo metrico estimativo e preventivi. L’avvio dei lavori non deve essere precedente alla data di presentazione della domanda. Non sono ammissibili progetti per cui, alla data di presentazione della domanda, non sia stata presentata, laddove previsto, almeno la richiesta per ottenere il titolo edilizio ed energetico per realizzare ciascuno degli interventi del progetto nei casi previsti da legge. |
Attività ammissibili |
Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 1b) impianti solari termici; 2b) impianti geotermici a bassa entalpia; 3b) pompe di calore; 4b) impianti solari fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo; 5b) teleriscaldamento/teleraffrescamento efficienti. |
Spese ammissibili |
Sono ammissibili esclusivamente le seguenti voci di costo al netto di IVA, sostenute a partire dalla data di inizio progetto, convenzionale o anticipato, se direttamente pertinenti all’unità produttiva oggetto di intervento: spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla realizzazione del progetto; spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione degli interventi oggetto della domanda spese tecniche per studi e/o consulenze compreso la diagnosi energetica (ad esclusione di quella prevista dall’art. 8 del D.Lgs. 102/2014). Le suddette spese tecniche sono ammesse in misura non superiore al 10% del totale delle spese ammissibili e comunque di importo non superiore a Euro 15.000,00 purché le stesse siano strettamente connesse e necessarie alla preparazione e realizzazione degli interventi oggetto della domanda, come risultante in modo specifico ed univoco da idonea documentazione contrattuale inerente l'affidamento dei relativi incarichi. |
Budget |
Euro 906.452,75 |
Agevolazione |
L’agevolazione è concessa nella forma della sovvenzione in c/capitale.
L’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere non inferiore a Euro 20.000,00 e non superiore a Euro 500.000,00. |
Erogazione |
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Data apertura |
16-10-2024 |
Data chiusura |
07-01-2025 |
Valutazione |
Procedura valutativa negoziale |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Azione 2.1.3 Efficientamento energetico delle imprese - processi produttivi |
Ambito territoriale |
Toscana |
Ente finanziatore |
Regione Toscana |
Ente gestore |
Regione Toscana |
Stato |
In attivazione |
Beneficiari |
Sono soggetti destinatari: micro, piccole, medie Imprese (MPMI), le grandi imprese (GI) in forma singola; professionisti in forma singola e studi associati composti da professionisti titolari di autonoma partita IVA. La domanda può essere presentata sia dal proprietario dell’immobile oggetto di domanda di contributo che dal soggetto che lo detiene per la gestione dell’attività economica (es. affittuario, locatario, gestore,etc.), fermo restando che il soggetto richiedente deve rispettare tutti i requisiti previsti dal bando. Ciascuna impresa potrà presentare al massimo 2 domande. E’ escluso il settore della produzione dei prodotti agricoli. |
Obiettivi |
È possibile presentare una domanda che riguarda più edifici (o unità immobiliari) solo qualora siano alimentati dallo stesso contatore elettrico e/o gas. L’unità produttiva locale o sede operativa oggetto di intervento deve possedere, al momento della presentazione della domanda, tutte le seguenti caratteristiche, pena la non ammissibilità: essere localizzata all’interno del territorio regionale; essere regolarmente accatastata e possedere la conformità catastale ed urbanistica; essere esistente, utilizzata e dotata di contatore elettrico e/o del gas o di altro combustibile; essere dotata di impianti di climatizzazione invernale e/o estiva; essere adibita a esercitare l’attività economica con codice ATECO ammissibile. Le domande dovranno essere corredate obbligatoriamente da: relazione tecnica di progetto; diagnosi energetica conforme alle norme UNI CEI EN 16247 (in particolare UNI CEI EN 16247-1 e UNI CEI EN 16247-3) e alle linee guida UNI/TR 11824; computo metrico estimativo e preventivi. L’avvio dei lavori non deve essere precedente alla data di presentazione della domanda. Non sono ammissibili progetti per cui, alla data di presentazione della domanda, non sia stata presentata, laddove previsto, almeno la richiesta per ottenere il titolo edilizio ed energetico per realizzare ciascuno degli interventi del progetto nei casi previsti da legge. |
Attività ammissibili |
Le domande, ai fini dell’ammissibilità, devono prevedere un progetto che consegue una quota di risparmio energetico rispetto ai consumi di energia primaria ante intervento maggiore del 20% in riferimento alla singola area funzionale/processo produttivo/macchinario oggetto di intervento. Il progetto deve comunque prevedere una riduzione dei consumi totali di energia primaria rispetto ai consumi totali di energia primaria ante intervento maggiore del 10% relativi allo stabilimento/sede operativa dell’impresa in riferimento a ciascun vettore energetico oggetto di intervento. In particolare per le Grandi Imprese il sostegno nella forma di contributo capitale sarà finalizzato alla realizzazione di progetti di efficientamento energetico con performance energetiche più elevate consistente che consegue una quota di risparmio energetico rispetto ai consumi di energia primaria ante intervento maggiore del 25% in riferimento alla singola area funzionale/processo produttivo/macchinario. La riduzione dei consumi energetici di cui sopra deve essere calcolata tenendo conto di opportuni e comprovabili fattori di normalizzazione nel periodo preso a riferimento. Sono ammissibili solo progetti che rispettano il principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH). Sono ammissibili solo progetti sottoposti al processo di resa a prova di clima, relativamente alle verifiche sulla “neutralità climatica” e sulla “resilienza climatica”, inerente l’applicazione del principio relativo all’immunizzazione dagli effetti del clima degli investimenti in infrastrutture. Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 1c) recupero calore di processo da forni, cogenerazioni, trasformatori, motori, compressori o da altre apparecchiature; 2c) coibentazioni compatibili con i processi produttivi; 3c) automazione e regolazione degli impianti di produzione; 4c) movimentazione elettrica; 5c) accumulo, riciclo e recupero acqua di processo; 6c) accumulo, recupero acqua per teleriscaldamento; 7c) rifasamento dell'impianto elettrico; 8c) introduzione/sostituzione di motori, pompe, inverter, compressori, gruppi frigoriferi o pompe di calore; 9c) sistemi di ottimizzazione del ciclo vapore; 10c) altra tipologia di intervento che modifica l’impianto produttivo volto alla riduzione dei consumi energetici. |
Spese ammissibili |
Sono ammissibili esclusivamente le seguenti voci di costo al netto di IVA, sostenute a partire dalla data di inizio progetto, convenzionale o anticipato, se direttamente pertinenti all’unità produttiva oggetto di intervento: spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla realizzazione del progetto; spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione degli interventi oggetto della domanda; spese tecniche per studi e/o consulenze compreso la diagnosi energetica (ad esclusione di quella prevista dall’art.8 del D.Lgs.102/2014). Le suddette spese tecniche sono ammesse in misura non superiore al 10% del totale delle spese ammissibili e comunque di importo non superiore a 25.000,00 purché le stesse siano strettamente connesse e necessarie alla preparazione e realizzazione degli interventi oggetto della domanda, come risultante in modo specifico ed univoco da idonea documentazione contrattuale inerente l'affidamento dei relativi incarichi. Non sono ammissibili progetti per cui, alla data di presentazione della domanda, non sia stata presentata, laddove previsto, almeno la richiesta per ottenere i titoli abilitativi, pareri, nulla-osta, autorizzazioni o atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti per realizzare gli interventi di progetto. |
Budget |
Euro 1.707.359,50 |
Agevolazione |
L’agevolazione è concessa nella forma della sovvenzione in c/capitale.
L’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere non inferiore a Euro 100.000,00 e non superiore a Euro 500.000,00. |
Erogazione |
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Data apertura |
Settembre 2024 |
Data chiusura |
Novembre 2024 |
Valutazione |
Procedura valutativa |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Azione 2.2.3 Produzione energetica da fonti rinnovabili per le imprese |
Ambito territoriale |
Toscana |
Ente finanziatore |
Regione Toscana |
Ente gestore |
Regione Toscana |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Sono soggetti destinatari: micro, piccole, medie Imprese (MPMI), le grandi imprese (GI) in forma singola; professionisti in forma singola e studi associati composti da professionisti titolari di autonoma partita IVA. La domanda può essere presentata sia dal proprietario dell’immobile oggetto di domanda di contributo che dal soggetto che lo detiene per la gestione dell’attività economica (ad esempio: affittuario, locatario, gestore), fermo restando che il soggetto richiedente deve rispettare tutti i requisiti previsti dal bando. Ciascuna impresa potrà presentare al massimo 2 domande. E’ escluso il settore della produzione dei prodotti agricoli. |
Obiettivi |
Ciascuna domanda dovrà riguardare interventi da realizzarsi su una singola unità produttiva locale o sede operativa consistente in uno o più edifici (o unità immobiliari). È possibile presentare una domanda che riguarda più edifici (o unità immobiliari) solo qualora siano alimentati dallo stesso contatore elettrico (in caso della tipologia di interventi 4b) o dallo stesso generatore di calore (nel caso dei restanti interventi ad eccezione della tipologia di intervento 1b) a circolazione naturale) purché catastalmente confinanti. L’unità produttiva locale o sede operativa oggetto di intervento deve possedere, al momento della presentazione della domanda, tutte le seguenti caratteristiche, pena la non ammissibilità: essere localizzata all’interno del territorio regionale; essere regolarmente accatastata e possedere la conformità catastale ed urbanistica; essere esistente, utilizzata e dotata di contatore elettrico e/o del gas o di altro combustibile; essere dotata di impianti di climatizzazione invernale e/o estiva; essere adibita a esercitare l’attività economica con codice ATECO ammissibile. Le domande, ai fini dell’ammissibilità devono prevedere un progetto che consegue una produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili degli interventi finalizzata solo all’autoconsumo. Il progetto deve prevedere una quota di energia primaria globale rinnovabile maggiore di zero. Ciascun intervento del progetto deve prevedere una quota di energia primaria globale rinnovabile espressa in kWh/annua maggiore rispetto a quella ante intervento. Gli interventi ammissibili devono essere di nuova realizzazione. Sono ammissibili solo progetti che rispettano il principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH). Sono ammissibili solo progetti sottoposti al processo di resa a prova di clima, relativamente alle verifiche sulla “neutralità climatica” e sulla “resilienza climatica”, inerente l’applicazione del principio relativo all’immunizzazione dagli effetti del clima degli investimenti in infrastrutture. Le domande dovranno essere corredate obbligatoriamente da: relazione tecnica di progetto; schede tipologie di intervento; studio dei consumi energetici; computo metrico estimativo e preventivi. L’avvio dei lavori non deve essere precedente alla data di presentazione della domanda. Non sono ammissibili progetti per cui, alla data di presentazione della domanda, non sia stata presentata, laddove previsto, almeno la richiesta per ottenere il titolo edilizio ed energetico per realizzare ciascuno degli interventi del progetto nei casi previsti da legge. |
Attività ammissibili |
Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 1b) impianti solari termici; 2b) impianti geotermici a bassa entalpia; 3b) pompe di calore; 4b) impianti solari fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo; 5b) teleriscaldamento/teleraffrescamento efficienti. |
Spese ammissibili |
Sono ammissibili esclusivamente le seguenti voci di costo al netto di IVA, sostenute a partire dalla data di inizio progetto, convenzionale o anticipato, se direttamente pertinenti all’unità produttiva oggetto di intervento: spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla realizzazione del progetto; spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione degli interventi oggetto della domanda; spese tecniche per studi e/o consulenze compreso la diagnosi energetica (ad esclusione di quella prevista dall’art. 8 del D.Lgs. 102/2014). Le suddette spese tecniche sono ammesse in misura non superiore al 10% del totale delle spese ammissibili e comunque di importo non superiore a Euro 15.000,00 purché le stesse siano strettamente connesse e necessarie alla preparazione e realizzazione degli interventi oggetto della domanda, come risultante in modo specifico ed univoco da idonea documentazione contrattuale inerente l'affidamento dei relativi incarichi. |
Budget |
Euro 3.414.716,29 |
Agevolazione |
L’agevolazione è concessa nella forma della sovvenzione in c/capitale.
L’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere non inferiore a Euro 20.000,00 e non superiore a Euro 500.000,00. |
Erogazione |
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Data apertura |
16-10-2024 |
Data chiusura |
07-01-2025 |
Valutazione |
Procedura valutativa negoziale |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Turismo all’aria aperta |
Ambito territoriale |
Nazionale |
Ente finanziatore |
Ministero del Turismo |
Ente gestore |
Ministero del Turismo |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Possono presentare domanda di finanziamento i Comuni che in base alle rilevazioni demografiche presenti sul sito istituzionale dell’ISTAT abbiano popolazione non superiore a 20.000 abitanti. Possono, altresì, presentare domanda di finanziamento i Comuni che, pur avendo la disponibilità delle aree oggetto dell’intervento per il quale è richiesto il finanziamento, siano privi del requisito di popolazione di cui al comma 1, qualora abbiano uno dei seguenti requisiti: ospitino annualmente eventi ricorrenti o grandi eventi a cui è attesa la partecipazione di almeno 20.000 persone; presentino progetti per la costruzione di aree attrezzate di sosta sul territorio comunale entro 15 km da un sito riconosciuto nella Lista del Patrimonio mondiale UNESCO, da un cammino religioso registrato nell’elenco tenuto del Ministero del turismo o da un cammino iscritto nell’Atlante dei cammini d’Italia tenuto dal Ministero della cultura. In caso di progetti presentati da aggregazioni, gli interventi possono essere localizzati nelle aree di sosta appartenenti a ciascuno dei comuni facenti parte dell’aggregazione. |
Obiettivi |
Il bando risponde alla necessità di assicurare l’efficace e tempestiva attuazione degli interventi finalizzati alla creazione e riqualificazione di aree attrezzate di sosta temporanea a fini turistici e alla valorizzazione del turismo all’aria aperta. |
Attività ammissibili |
Le proposte progettuali presentate devono riguardare interventi volti alla creazione o alla riqualificazione di aree attrezzate di sosta temporanea a fini turistici e alla valorizzazione del turismo all’aria aperta, secondo le finalità di cui all’articolo 1 e nel rispetto della normativa nazionale e regionale, ove vigente, e di eventuali vincoli legati alla natura dell’area. |
Spese ammissibili |
I progetti devono prevedere almeno le seguenti dotazioni di primo livello: recinzione dell’intera area, con varco di accesso pedonale e per biciclette e/o motocicli; allestimento tecnologico per la totale automazione, con i seguenti elementi essenziali: il controllo degli accessi, dei pagamenti (casse automatiche di pagamento o altri sistemi di pagamento elettronico come app e/o sistemi digitali tipo I.o.T.) e delle prenotazioni in completa autonomia, tramite una piattaforma che gestisca pagamenti, fatturazioni, invio corrispettivi all’Agenzia delle entrate, servizi, gestione accessi; le sbarre con riconoscimento targa che si aprono in seguito alla richiesta da parte del controllo accessi per i clienti in entrata, in uscita e in transito; sistema camper service (area tecnica dedicata alla raccolta delle acque grigie e nere e al rifornimento di acqua potabile con riscaldamento se sottozero), dotato di: area di scarico a pavimento autopulente, senza griglie o canali di scolo; colonnina multifunzione per lo scarico reflui a pavimento, per lo scarico dei serbatoi estraibili, il risciacquo dei serbatoi, il carico dell’acqua potabile; area di sosta con un numero adeguato di piazzole, tale da assicurare la remunerazione dell’investimento come da schema di conto economico, ciascuna con una dimensione minima di 40 mq; spazi di manovra adeguati alla viabilità interna dell’area, che consentano a veicoli fino a 8 m di lunghezza di accedere in sicurezza alle piazzole, uscirvi e servirsi dell’area camper service; idonei segnali stradali collocati a partire dal confine del Comune ove è ubicata l’area; attrezzature complementari di primo livello: pavimentazione idonea a garantire il corretto deflusso delle acque piovane; contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti; illuminazione pubblica o automatica con lampioni a LED a orari e zone; videosorveglianza o visione live e richiamo eventi registrati; wi-fi utenti o accesso centralizzato con roaming nell’intera area; colonnine per i servizi di ricarica elettrica dei camper fino a 3 KWh/presa, nonché fornitura di elettricità per gli utenti dell’area; altri servizi e dotazioni previsti dalla normativa regionale di riferimento, ove vigente; realizzazione di un c.d. infopoint a controllo remoto.
Possono, inoltre, essere realizzate delle strutture di secondo livello per il completamento delle aree attrezzate di sosta, tra cui le seguenti: moduli bagno o sistemi monoblocco di qualità; moduli docce calde/fredde o libere o a pagamento con apertura e attivazione automatica; parchi giochi; distributori automatici di bevande/oggetti; lavanderia (lavatrici e asciugatrici a pagamento); tavoli picnic e zone palestra; colonnine per la ricarica di veicoli elettrici leggeri; pulizia giornaliera di tutte le aree. |
Budget |
Euro 32.870.000,00 |
Agevolazione |
L’entità del contributo concedibile per ciascun progetto, anche relativo a più aree attrezzate di sosta e/o messe in rete tra loro, non può essere superiore alla misura massima dell’80% della spesa ammissibile. Il contributo massimo ammonta a Euro 6.000,00 per ciascuna piazzola per singolo progetto per la costruzione e la gestione di una nuova area di sosta, e a Euro 3.600,00 per ciascuna piazzola in caso di riqualificazione di aree di sosta esistenti. Il contributo massimo concedibile per singola area attrezzata di sosta è pari a Euro 400.000,00, per le aree di nuova realizzazione, e pari a Euro 240.000,00, per le aree attrezzate oggetto di riqualificazione. |
Erogazione |
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Data apertura |
Entro 60 giorni dopo la pubblicazione dell’avviso. |
Data chiusura |
A decorrere dalla data di apertura della piattaforma i proponenti hanno 30 giorni per la presentazione delle domande. |
Valutazione |
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Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Bando Ricerca, Sviluppo e Innovazione per l’Attrazione Investimenti |
Ambito territoriale |
Toscana |
Ente finanziatore |
Regione Toscana |
Ente gestore |
Sviluppo Toscana |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Sono soggetti destinatari: Grandi Imprese (GI) a capitale estero in cooperazione con almeno n. 1 Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) – con o senza Organismi di Ricerca (OR) - associate nelle forme di: ATS; RTI; Reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto); Piccole imprese a media capitalizzazione a capitale estero, Mid, ovvero entità che contano un massimo di 499 dipendenti che non sono PMI, con o senza cooperazione con MPMI; Imprese a media capitalizzazione a capitale estero, Mid Cap, ovvero entità che contano un massimo di 3.000 dipendenti e che non sono PMI o piccole imprese a media capitalizzazione, in collaborazione con almeno una MPMI. L’accesso al bando è esteso anche ai professionisti in quanto equiparati alle imprese come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita. Pertanto tutte le volte che viene utilizzato il termine “impresa” lo stesso si intende riferito anche alla categoria dei “professionisti”, se non diversamente specificato; Organismi di ricerca, possono presentare domanda, ed essere beneficiari degli aiuti, solo in qualità di partner e mai di capofila del progetto, anche organismi di ricerca. Per gli organismi di ricerca non vale la limitazione relativa alla partecipazione ad una sola proposta progettuale. |
Obiettivi |
Il bando punta a sostenere gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese toscane, sostenendo la cooperazione tra MPMI e GI e tra imprese e organismi di ricerca, anche al fine di favorire la transizione ecologica. |
Attività ammissibili |
Il soggetto richiedente deve presentare una scheda tecnica che illustri nel dettaglio: la descrizione del progetto: oggetto, finalità e localizzazione, risultato finale da conseguire (output) e dei cambiamenti effettivamente apportati a seguito del progetto (outcome); le modalità di realizzazione, gestionale e finanziaria (copertura del progetto); il cronoprogramma con le fasi del progetto; il programma di utilizzo dei risultati, che garantisca il pieno conseguimento degli obiettivi prefissati. A pena di inammissibilità, i progetti devono: prevedere un grado di innovazione con un TRL di arrivo 7 o 8; rientrare nei domini tecnologici prioritari evidenziati dalla matrice di ammissibilità della Smart Specialization Strategy. |
Spese ammissibili |
le spese di personale nella misura in cui è impiegato nel progetto di ricerca; costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e a condizione che gli stessi siano installati presso l’unità produttiva nella quale si svolge il progetto; costi dei fabbricati e dei terreni nella misura e per la durata in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca. Per quanto riguarda i fabbricati, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto di ricerca, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile. Per quanto riguarda i terreni, sono ammissibili i costi delle cessioni a condizioni commerciali o le spese di capitale effettivamente sostenute. I costi relativi ai fabbricati e ai terreni sono ammessi nel limite complessivo massimo del 30% del costo totale di progetto. I costi relativi ai terreni non possono superare il 10% del costo totale di progetto; costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca; spese generali supplementari (fino ad un massimo del 15% dei costi diretti ammissibili per il personale); altri costi di esercizio, inclusi i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi (in ogni caso beni materiali), sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, nel limite del 15% del costo totale di progetto. |
Budget |
Euro 10.000.000,00 |
Agevolazione |
L’importo totale del progetto presentato deve essere non inferiore a Euro 1.500.000,00 e non superiore a Euro 3.000.000,00.
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Erogazione |
Erogazione a seguito della presentazione di richiesta di anticipo, di SAL e di SALDO finale. |
Data apertura |
10-09-2024 |
Data chiusura |
La raccolta delle domande avviene con riferimento a finestre temporali così definite: 1. 10/09/2024 - 10/11/2024; 2. 11/11/2024 – 11/03/2025; 3. 12/03/2025 – 12/07/2025; 4. 13/07/2025 – 13/11/2025; 5. 14/11/2025 – 14/03/2026; 6. 15/03/2026 – 15/07/2026; 7. 16/07/2026 – 16/11/2026; 8. 17/11/2026 – 17/03/2027; 9. 18/03/2027 – 18/07/2027; 10. 19/07/2027 – 19/11/2027. E, comunque, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. |
Valutazione |
Procedura a sportello con finestre di valutazione |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Finanziamenti per costituire e consolidare le imprese didattiche |
Ambito territoriale |
Toscana |
Ente finanziatore |
Regione Toscana |
Ente gestore |
Regione Toscana |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
I progetti devono essere presentati e attuati da: Istituti di Istruzione secondaria superiore della Toscana, come attuatori singoli o in partenariato con un’agenzia formativa. Il capofila è l’Istituto di istruzione secondaria superiore. |
Obiettivi |
Il bando punta a sostenere la costituzione e il consolidamento dell’impresa didattica quale modalità formativa duale attraverso la quale gli istituti di istruzione secondaria superiore investono nello sviluppo delle competenze professionali e delle soft skills degli studenti attraverso il loro coinvolgimento in situazioni lavorative reali. L’apprendimento duale mira a sviluppare anche nuove competenze, in particolare le soft skills, quali, ad esempio, collaborazione e partecipazione, flessibilità al cambiamento, problem solving, leadership, comunicazione, che possono facilitare la transizione al mondo del lavoro e incrementare l’occupabilità dei giovani. Le soft skills sono le competenze più trasferibili e sono indice di maturità in relazione a sé stessi, agli altri, al lavoro. Caratterizzano i giovani per la loro capacità di affrontare le sfide dell’occupabilità in ogni settore professionale con una buona preparazione personale e possono essere sviluppate in maniera migliore creando legami con il mondo del lavoro attraverso percorsi educativi flessibili. |
Attività ammissibili |
Gli interventi ammissibili consistono in azioni da realizzarsi presso imprese didattiche istituite o da istituire a finanziamento approvato presso gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore toscani. L’impresa didattica è un una modalità formativa duale attraverso la quale gli Istituti di Istruzione Superiore possono commercializzare beni o servizi prodotti, utilizzando i ricavi per investimenti sull’attività didattica. Attraverso le attività in Impresa didattica gli studenti hanno l’opportunità di vivere situazioni lavorative reali sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica e sono inseriti all’interno di un progetto educativo che punta a sviluppare e consolidare le loro competenze professionali e le soft skills. Le attività in impresa didattica devono: adottare un modello organizzativo, sulla base della strategia di prodotto/servizio che si intende perseguire, che consenta una chiara definizione della distribuzione delle responsabilità di governo strategico dell’impresa e per la direzione operativa e gestionale dei processi, anche in filiera con l’ITS Academy ai fini orientamento ai relativi percorsi; essere basate sulla pratica e sulle attività dirette al fine di svolgere la parte tecnico-professionale dei percorsi curriculari “in assetto lavorativo” e favorire l’apprendimento “in situazione reale”, contribuendo al superamento delle distanze tra realtà scolastica e lavorativa; permettere agli studenti di fruire di esperienze formative di qualità in un ambiente che riproduce esattamente le reali condizioni del mondo del lavoro, puntando a renderne evidenti gli aspetti più significativi e a valorizzarne le specificità anche in termini di orientamento in uscita dal percorso scolastico. |
Spese ammissibili |
Costi diretti e indiretti (max 40%) sui costi diretti di personale. |
Budget |
Euro 1.000.000,00 |
Agevolazione |
Importo massimo finanziabile per progetto e modalità di rimborso dei costi: sono finanziabili progetti per un importo massimo di Euro 50.000,00. modalità di semplificazione tasso forfettario fino al 40% dei costi diretti per il personale a copertura degli altri costi. |
Erogazione |
Erogazione a seguito della presentazione di richiesta di anticipo, di SAL e di SALDO finale. |
Data apertura |
29-08-2024 |
Data chiusura |
ore 13 del 15 ottobre 2024; ore 13 del 15 gennaio 2025; ore 13 del 15 aprile 2025; ore 13 del 15 luglio 2025; ore 13 del 15 ottobre 2025. |
Valutazione |
Procedura a valutazione |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Anno 2024 - Comune di Chiusi - Contributi alle attività commerciali, attività di pubblico esercizio, attività artigianali e attività di servizi per il turismo e/o culturali |
Ambito territoriale |
Comune di Chiusi (SI) |
Ente finanziatore |
Comune di Chiusi |
Ente gestore |
Comune di Chiusi |
Stato |
In attivazione |
Beneficiari |
Possono beneficiare del contributo a fondo perduto le imprese che hanno effettuato nuove aperture di esercizi di vicinato, pubblici esercizi per l’ avvio di strutture turistico-ricettive, avvio di imprese artigiane e avvio di altre attività di servizi per il turismo e/o culturale, e che hanno intrapreso l’attività nel corso del 2024. Le attività devono avere la sede operativa nell’ambito territoriale dei Centri Commerciali Naturali di Chiusi Città o Chiusi Scalo o in altra del territorio comunale con esclusione dei centri commerciali della media e grande distribuzione. |
Obiettivi |
Il Bando per l’erogazione di contributi a sostegno della digitalizzazione impresa 4.0 e della transizione energetica – anno 2024 è finanziato dalla Camera di commercio di Pistoia-Prato nell’ambito dell’iniziativa strategica di sistema della doppia transizione digitale ed ecologica. |
Attività ammissibili |
Per nuova apertura di un insediamento produttivo si intende anche il trasferimento della sede operativa. Il contributo può essere concesso per l'apertura di una sola attività.
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Spese ammissibili |
Il contributo potrà essere richiesto per le seguenti spese: - Spese di avviamento di attività di servizi in genere, pubblici esercizi, commerciali o artigianali (escluso l’acquisto della licenza); - Acquisto di arredi, macchinari, attrezzature e spese impianti. Le spese dovranno essere documentate. |
Budget |
Euro 6.000,00 |
Agevolazione |
L’importo del contributo che verrà erogato a ciascun beneficiario, rientrante in graduatoria è pari ad Euro 1.000,00, con la possibilità di incrementarlo fino ad Euro 2.000,00 o diminuzione fino a Euro 800,00, in base alla disponibilità del fondo in relazione al numero di domande. Per l’apertura di minimarket e lavanderie all’interno del Centro Commerciale Naturale di Chiusi Città e per l’apertura di lavanderie all’interno del Centro Commerciale Naturale di Chiusi Scalo il contributo non è inferiore a Euro 1.000,00. |
Erogazione |
Entro 60 (sessanta) giorni dalla ricezione della domanda di erogazione corredata dal primo SAL, ovvero entro 90 (novanta) giorni dalla ricezione della domanda di erogazione corredata dal secondo SAL, la Fondazione provvederà ad erogare l’importo richiesto previa verifica. |
Data apertura |
02-01-2025 |
Data chiusura |
28-02-2025 |
Valutazione |
Procedura a sportello e valutativa |
Difficoltà |
Facile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Horizon Europe - European Researchers' Night and Researchers at Schools 2026-2027 |
Ambito territoriale |
Europa |
Ente finanziatore |
Commissione europea |
Ente gestore |
Commissione europea |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Le domande devono essere presentate da consorzi costituiti da almeno 3 soggetti giuridici indipendenti, stabiliti in 3 Paesi diversi partecipanti al Programma Horizon Europe. |
Obiettivi |
I risultati del progetto dovrebbero contribuire ai seguenti risultati: Per i ricercatori maggiori opportunità di interazione con i cittadini e le autorità locali, regionali e nazionali; migliori capacità e competenze comunicative per interagire con un pubblico non di ricerca, in particolare con alunni e studenti. Per le organizzazioni maggiore reputazione e visibilità delle organizzazioni partecipanti in termini di ospitalità di progetti di ricerca di eccellenza verso il grande pubblico e possibili futuri studenti; il lavoro dei ricercatori reso più tangibile, concreto, accessibile e quindi aprendo la ricerca e la scienza a tutti; maggiore sensibilizzazione di tutti i pubblici, e in particolare di coloro che non hanno facile accesso alle attività di scienza e ricerca; migliore comunicazione dei risultati e delle attività di R&I alla società, maggiori e rafforzate opportunità di coinvolgimento dei cittadini. |
Attività ammissibili |
Le proposte dovrebbero riguardare sia l'organizzazione della Notte europea dei ricercatori sia l'attuazione dell'iniziativa Ricercatori a scuola.
La Notte europea dei ricercatori si svolge ogni anno, l'ultimo venerdì di settembre. Supporta eventi che possono durare fino a due giorni: possono iniziare il venerdì e continuare il giorno successivo. Possono essere organizzati anche pre-eventi, prima dell'evento principale, e post-eventi correlati, come riunioni conclusive o eventi di follow-up su piccola scala. È l'occasione per un evento pubblico e mediatico a livello europeo per la promozione delle carriere di ricerca.
La Notte europea dei ricercatori si rivolge al grande pubblico, rivolgendosi e attraendo persone indipendentemente dal livello del loro background scientifico, con un'attenzione particolare ai giovani e alle loro famiglie, agli alunni e agli studenti, e in particolare a coloro che non hanno facile accesso e sono quindi meno inclini a impegnarsi nei campi STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria, arti e matematica) o nelle attività di ricerca. |
Spese ammissibili |
Le attività della Notte europea dei ricercatori possono combinare istruzione e intrattenimento, soprattutto quando si rivolgono a un pubblico giovane. Possono assumere varie forme, come mostre, esperimenti pratici, spettacoli scientifici, simulazioni, dibattiti, giochi, competizioni, quiz, ecc. Ove appropriato, si dovrebbe cercare di coinvolgere le istituzioni educative per incoraggiare l'istruzione scientifica formale e informale con l'obiettivo di migliorare la base di conoscenze scientifiche. La Notte europea dei ricercatori dovrebbe essere evidenziata come un evento europeo (e a livello europeo) e ogni proposta dovrebbe promuovere l'Unione europea e il suo impatto sulla vita quotidiana dei cittadini nel modo più appropriato, in base all'impostazione e alla configurazione dell'evento, alla sua sede e alle sue attività.
Le attività dei ricercatori nelle scuole consentiranno ai ricercatori di mostrare il loro lavoro e di interagire con gli studenti. I ricercatori interagiranno con insegnanti, educatori e studenti sulle sfide legate al cambiamento climatico, allo sviluppo sostenibile, alla salute e ad altre questioni relative alle priorità e agli orientamenti principali della Commissione europea, come il Green Deal europeo o le missioni dell'UE. Le attività di Researchers at Schools devono svolgersi in qualsiasi momento durante la durata del progetto e devono essere soggette a una promozione dedicata, in particolare verso le scuole e altri centri pedagogici ed educativi.
Il coinvolgimento di ricercatori finanziati da Horizon Europe o da precedenti programmi quadro, in particolare dalle azioni Marie Skłodowska-Curie, è fortemente incoraggiato.
Sia la Notte europea dei ricercatori che l'iniziativa Researchers at Schools devono promuovere l'equilibrio di genere, la diversità e l'inclusività nella scienza in termini di attività pianificate e ricercatori coinvolti.
La Commissione europea ha definito le priorità, in particolare attraverso le missioni dell'UE, che mirano ad affrontare le sfide affrontate dalle nostre società. I candidati sono incoraggiati a concentrarsi e includere attività relative a queste priorità identificate dalle missioni nei loro eventi.
Saranno fortemente incoraggiati i partenariati e il coordinamento a livello regionale, nazionale o transfrontaliero, puntando a una buona diffusione geografica ed evitando sovrapposizioni. Le attività svolte in paesi terzi non associati non sono ammissibili al finanziamento.
Le candidature di alta qualità non selezionate per mancanza di finanziamenti possono ottenere lo status di eventi associati.
I costi ammissibili assumeranno la forma di contributi forfettari come stabilito nella decisione dell'11 marzo 2021 che autorizza l'uso di contributi forfettari e contributi unitari per le azioni Marie Skłodowska-Curie nell'ambito del programma Horizon Europe.
I candidati sono incoraggiati a presentare proposte che coprano attività sia per il 2026 che per il 2027, tra cui l'organizzazione di due edizioni successive (2026 e 2027) della Notte europea dei ricercatori e l'implementazione delle attività dei ricercatori nelle scuole durante la durata del progetto. |
Budget |
Euro 8.000.000,00 |
Agevolazione |
HORIZON-CSA HORIZON Coordination and Support Actions. Sovvenzione a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili. |
Erogazione |
Dopo la firma della sovvenzione, i progetti riceveranno un prefinanziamento per iniziare a lavorare sul progetto. Il prefinanziamento copre fino al 50% del cofinanziamento di progetto. Il prefinanziamento sarà pagato 30 giorni dall'entrata in vigore/10 giorni prima della data di inizio/garanzia finanziaria (se richiesta), a seconda di quale data sia più recente. Pagamento del saldo: alla fine del progetto, verrà calcolato l'importo finale della sovvenzione. |
Data apertura |
17-06-2025 |
Data chiusura |
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Valutazione |
Valutazione a graduatoria |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Azione 2.1.2 Efficientamento energetico nelle RSA |
Ambito territoriale |
Toscana |
Ente finanziatore |
Regione Toscana |
Ente gestore |
Regione Toscana |
Stato |
In attivazione |
Beneficiari |
Sono soggetti destinatari le RSA autorizzate, accreditate e finanziate dal Servizio Sanitario Regionale: micro, piccole, medie Imprese (MPMI), le grandi imprese (GI) in forma singola; professionisti in forma singola e studi associati composti da professionisti titolari di autonoma partita IVA. La domanda può essere presentata sia dal proprietario dell’immobile oggetto di domanda di contributo che dal soggetto che lo detiene per la gestione dell’attività economica (ad esempio: affittuario, locatario, gestore), fermo restando che il soggetto richiedente deve rispettare tutti i requisiti previsti dal bando. Ciascuna impresa potrà presentare al massimo 2 domande. |
Obiettivi |
Ciascuna domanda dovrà riguardare interventi da realizzarsi su una singola unità produttiva locale o sede operativa consistente in un singolo edificio o unità immobiliare. L’unità produttiva locale o sede operativa oggetto di intervento deve possedere, al momento della presentazione della domanda, tutte le seguenti caratteristiche, pena la non ammissibilità: essere localizzata all’interno del territorio regionale; essere regolarmente accatastata e possedere la conformità catastale ed urbanistica; essere esistente, utilizzata e dotata di contatore elettrico e/o del gas o di altro combustibile; essere dotata di impianti di climatizzazione invernale e/o estiva; essere adibita a esercitare l’attività economica con codice ATECO ammissibile. Le domande dovranno essere corredate obbligatoriamente da: relazione tecnica di progetto; schede tipologie di intervento; studio dei consumi energetici; computo metrico estimativo e preventivi L’avvio dei lavori non deve essere precedente alla data di presentazione della domanda. Non sono ammissibili progetti per cui, alla data di presentazione della domanda, non sia stata presentata, laddove previsto, almeno la richiesta per ottenere il titolo edilizio ed energetico per realizzare ciascuno degli interventi del progetto nei casi previsti da legge. |
Attività ammissibili |
Le domande, ai fini dell’ammissibilità devono prevedere un progetto che consegue una riduzione dei fabbisogni di energia primaria globale totale (Epgl, tot) rispetto ai fabbisogni dello stato di fatto dell’edificio maggiore del 30%. In particolare per le Grandi Imprese il sostegno nella forma di contributo capitale sarà finalizzato alla realizzazione di progetti di efficientamento energetico con performance energetiche più elevate consistente in interventi classificati “ristrutturazione importante di I livello. Sono ammissibili solo progetti che rispettano il principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH). Sono ammissibili solo progetti sottoposti al processo di resa a prova di clima, relativamente alle verifiche sulla “neutralità climatica” e sulla “resilienza climatica”, inerente l’applicazione del principio relativo all’immunizzazione dagli effetti del clima degli investimenti in infrastrutture. Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 1a) isolamento termico di strutture orizzontali e/o verticali; 2a) sostituzione di serramenti e infissi; 3a) sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti alimentati da pompe di calore ad alta efficienza; 4a) sostituzione di scaldacqua tradizionali (cosiddetti “boiler elettrici” e/o alimentati da altro combustibile) con scaldacqua a pompa di calore o a collettore solare per la produzione di acqua calda sanitaria; 5a) sistemi di climatizzazione passiva (ad esempio: sistemi di ombreggiatura, filtraggio dell'irradiazione solare...). A completamento di uno degli interventi sopra indicati può essere attivato anche il seguente intervento: 6a) sistemi intelligenti ed integrati di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti (quali a titolo esemplificativo i BACS). |
Spese ammissibili |
Sono ammissibili esclusivamente le seguenti voci di costo al netto di IVA, sostenute a partire dalla data di inizio progetto, convenzionale o anticipato, se direttamente pertinenti all’unità produttiva oggetto di intervento: spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla realizzazione del progetto; spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione degli interventi oggetto della domanda spese tecniche per studi e/o consulenze compreso la diagnosi energetica (ad esclusione di quella prevista dall’art. 8 del D.Lgs. 102/2014). Le suddette spese tecniche sono ammesse in misura non superiore al 10% del totale delle spese ammissibili e comunque di importo non superiore a Euro 15.000,00 purché le stesse siano strettamente connesse e necessarie alla preparazione e realizzazione degli interventi oggetto della domanda, come risultante in modo specifico ed univoco da idonea documentazione contrattuale inerente l'affidamento dei relativi incarichi. |
Budget |
Euro 906.453,00 |
Agevolazione |
L’agevolazione è concessa nella forma della sovvenzione in c/capitale.
L’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere non inferiore a Euro 20.000,00, cosi come determinato attraverso la metodologia a “costi reali”. |
Erogazione |
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Data apertura |
Settembre 2024 |
Data chiusura |
Novembre 2024 |
Valutazione |
Procedura valutativa |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Horizon Europe - Rethinking urban spaces towards climate neutrality |
Ambito territoriale |
Europa |
Ente finanziatore |
Commissione europea |
Ente gestore |
Commissione europea |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Le domande devono essere presentate da consorzi costituiti da almeno 3 soggetti giuridici indipendenti, stabiliti in 3 Paesi diversi partecipanti al Programma Horizon Europe. |
Obiettivi |
Con le nostre città eccessivamente popolate e dense, la scarsità di spazio pubblico urbano richiede una progettazione urbana intelligente, pianificazione, gestione e definizione delle priorità nell’allocazione dello spazio urbano a diversi usi, strutture e servizi. Dalla riallocazione dello spazio pubblico urbano a forme più sostenibili di trasporto e di generazione e utilizzo dell'energia, hub intermodali e interscambi alla gestione dinamica del profilo stradale e dei cordoli, e all'integrazione delle aree suburbane/periferiche nel tessuto urbano generale e modelli, la ricerca attuale e futura dovrebbe mirare a rendere gli spazi pubblici urbani più vivibili consentendo al tempo stesso una migliore connettività, accessibilità, interazione sociale, inclusione e transito nel contesto di un clima che cambia. Concetti come “città dei 15 minuti” e “superisolati” stanno guadagnando slancio e hanno un enorme potenziale nel plasmare la pratica di pianificazione urbana e progettazione e i servizi di mobilità basati sul principio di prossimità. Ciò sostiene gli obiettivi di mobilità efficiente e verde, le politiche dei trasporti e dell’energia, la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente e il nuovo quadro europeo per la mobilità urbana.
Considerando l'ottimizzazione degli spazi pubblici urbani, è necessario considerare gli aspetti legati alla qualità dell'aria e al clima urbano progettando strategie basate su nuove tecnologie e infrastrutture verdi/zone verdi cittadine.
La proposta dovrebbe affrontare la questione su come gestire lo spazio pubblico urbano limitato e le richieste contrastanti tra trasporti e altri utenti, considerando gli obiettivi sociali e climatici e la necessità di spostarsi verso modalità di trasporto più efficienti dal punto di vista energetico e sostenibili, la decarbonizzazione del riscaldamento e infrastrutture di raffreddamento.
Ciascuna proposta dovrebbe prevedere dimostrazioni pilota in almeno tre città (città capofila) situate ciascuna in un diverso Stato membro o paese associato, comprese le aree urbane e suburbane. Le proposte dovrebbero fornire la prova necessaria dell’impegno delle città a testare e implementare le soluzioni co-progettate. Per favorire la replicabilità e l’adozione dei risultati, ogni proposta dovrebbe anche coinvolgere almeno tre città replicatrici/seguaci nello sviluppo di piani di replicazione locale. Dovrebbero essere considerate le dimensioni e le caratteristiche delle città. Ciascuna proposta dovrebbe includere almeno una città tra le 112 selezionate per la missione dell'UE sulle città climaticamente neutre e intelligenti per le città leader e una per le città replica/follower.
I progetti pilota dovrebbero comportare un processo di co-progettazione con le parti interessate interessate dalla riprogettazione dello spazio urbano. I progetti pilota dovrebbero coinvolgere gli stakeholder pubblici e privati locali dell’energia, della mobilità e dell’industria, nonché la società civile per identificare soluzioni integrate, supportate a livello locale e salvaspazio e le relative precondizioni (incentivi, metodi partecipativi, ecc.) in un processo di gestione del cambiamento per ottenere l’accettazione pubblica attraverso l’informazione, la partecipazione e la considerazione di gruppi che finora erano svantaggiati dalle condizioni esistenti.
Le dimostrazioni dovrebbero essere “digitali per impostazione predefinita” e utilizzare i gemelli digitali locali e, ove possibile, gli spazi di dati sulla mobilità come strumenti per ottimizzare il traffico, migliorare i servizi di mobilità, monitorare i benefici ambientali nell’aria e nel rumore e modellare un migliore utilizzo dello spazio urbano.
Si prevede che le attività e le dimostrazioni pilota di natura tecnologica delle soluzioni proposte in ambiente operativo saranno almeno TRL 7 entro la fine del progetto. |
Attività ammissibili |
Le proposte dovranno riguardare le seguenti due aree di intervento:
Riallocazione degli spazi e riprogettazione delle infrastrutture:
sviluppare strumenti e metodi integrati di trasporto e pianificazione urbana per coordinare i servizi di mobilità sostenibile e la progettazione dei futuri ambiti pubblici, tenendo conto anche delle loro interrelazioni e impatti su diverse scale spaziali e temporali. Questo dovrebbe essere collegato ai Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (SUMP) delle città. per la mobilità elettrica, promuovere i risultati della ricerca provenienti da progetti pilota sulla riallocazione dell'uso delle infrastrutture di trasporto o sull'uso dell'unica infrastruttura per diversi tipi di veicoli, servizi (come punti di ricarica bidirezionali) e veicoli (ad esempio, condivisione fuori orario di servizi accessibili al pubblico flotte di trasporto) in tutta la comunità delle parti interessate a livello dell’UE. soluzioni di ricerca per lo sfruttamento delle infrastrutture esistenti e come possono contribuire all'espansione dei servizi di mobilità sostenibile, seguite da progetti e dimostrazioni che possono aiutare a comprendere meglio questo spostamento spaziale e svolgere un ruolo significativo nella progettazione, pilotaggio, implementazione e valutazione di questi nuovi servizi di mobilità.; Le esperienze passate con la riallocazione dello spazio stradale (ad esempio infrastrutture temporanee durante l’emergenza COVID-19) possono fungere da base. coinvolgimento degli attuali fornitori di servizi e gestori delle infrastrutture (ad esempio fornitori di servizi di parcheggio) nell’ecosistema dello spazio urbano per capire come gli attuali attori possono contribuire a nuovi servizi di mobilità, maggiore multimodalità, elettrificazione, logistica urbana integrata e mobilità dei cittadini. per quanto riguarda l’energia, sostenere progetti pilota volti ad aumentare la comprensione e lo sfruttamento del potenziale dell’allocazione dello spazio stradale e della generazione intelligente di energia distribuita e delle zone/infrastrutture verdi delle città in modo sistemico e monitorando i loro effetti positivi sul benessere umano. opportunità di ricerca per sfruttare le attuali infrastrutture (ad esempio edifici, reti, spazi sotterranei) integrate da elementi aggiuntivi (ad esempio accesso ai dati in tempo reale, risposta alla domanda, stoccaggio, ricarica intelligente, stoccaggio di calore ed energia) per facilitare le comunità energetiche locali, centrali elettriche virtuali e la condivisione dell’energia, riducendo al minimo la necessità di nuove infrastrutture che richiedono spazio e facilitando progetti di costruzione multiuso. Ciò dovrebbe includere anche l’integrazione delle reti termiche ed elettriche e dello stoccaggio per gestire e bilanciare meglio la produzione e la domanda di elettricità rinnovabile. stabilire un approccio integrato per la progettazione e la decarbonizzazione delle reti di riscaldamento e raffreddamento (compresi gli impianti distribuiti e le reti su piccola scala e il relativo stoccaggio) nelle città e nelle aree urbane in sincronia con la pianificazione di nuove abitazioni, importanti ristrutturazioni o sviluppo industriale legati al maggiore consumo di calore o impianti di generazione del calore di scarto. esplorare modalità di utilizzo/ottimizzazione delle infrastrutture verdi e blu su scala urbana e stradale per migliorare il clima urbano, ridurre la domanda di energia e in vista di trasporti senza emissioni.
La gestione intelligente dello spazio urbano e delle infrastrutture esistenti comprende il loro utilizzo dinamico, considerando lo spazio dei cordoli, modificandone il ruolo e la funzione nel tempo, a seconda di parametri, funzioni ed esigenze in relazione alle ore di punta del pendolarismo, alle consegne, alla priorità del trasporto pubblico, ai giorni di mercato, alla vita notturna, ecc. La gestione dinamica dello spazio è già allo studio in alcune città e rappresenta un'opportunità per un'ulteriore integrazione nei piani di mobilità con il supporto di tecnologie intelligenti, sistemi di trasporto intelligenti, gemelli digitali locali e spazi di dati sulla mobilità, sistemi di controllo e gestione ottimali autonomi basati sull'intelligenza artificiale. |
Spese ammissibili |
Si prevede che i risultati del progetto contribuiranno a tutti i seguenti risultati:
sviluppo e implementazione di soluzioni per la progettazione intelligente dello spazio pubblico urbano e la pianificazione e gestione delle infrastrutture fisiche in diverse aree legate ai trasporti e ai sistemi energetici integrati, che consentono l'integrazione dei servizi di mobilità all'interno della città e della sua rete stradale e del suo layout; soluzioni di mobilità e/o energetiche che rispondono ai bisogni delle persone e delle città, progettate in collaborazione con le autorità locali, i cittadini e le parti interessate, testate e implementate nelle città per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030; aumentare la consapevolezza sul potenziale di questo settore politico per sostenere la rivitalizzazione e la riallocazione dello spazio pubblico urbano, nonché ambienti urbani più sostenibili e resilienti dal punto di vista economico; miglioramento della salute pubblica con una migliore qualità dell’aria locale, riducendo il surriscaldamento urbano e le emissioni inquinanti (aria e rumore), con migliori condizioni e infrastrutture per le modalità attive e una maggiore vivibilità; migliorare la connettività complessiva dello spazio pubblico urbano e l’accessibilità dei diversi distretti urbani/quartieri/distretti industriali integrando/incorporando la multimodalità e i servizi condivisi all’interno del layout e delle infrastrutture della strada/dello spazio pubblico urbano; un uso più efficiente ed equo dello spazio urbano attraverso la gestione dinamica dello spazio in generale e dei bordi del marciapiede in particolare, secondo le diverse esigenze e funzioni, e con l'ausilio di strumenti digitali; contributo ad un migliore utilizzo dei veicoli (in particolare del trasporto pubblico e delle modalità attive per i passeggeri e per la logistica urbana), ad un migliore utilizzo dei parcheggi per altri usi, privilegiando modalità e servizi di mobilità condivisa che hanno il minor impatto sul demanio pubblico e sull'ambiente; ridurre la pressione sullo spazio pubblico grazie alla riduzione delle esigenze di parcheggio e all’integrazione dell’uso dello spazio fuori strada nel concetto generale di spazio pubblico; creazione di una gestione intelligente dei servizi energetici e/o di trasporto nelle città grazie alla digitalizzazione e alla consapevolezza dei consumatori legati alla ricarica intelligente e alla risposta alla domanda di energia; migliorare la pianificazione delle infrastrutture verdi/zone verdi delle città, migliorando la loro capacità di aumentare il ripristino e il benessere umano; una migliore preparazione dei cittadini e degli urbanisti a passare dall’energia fossile a quella rinnovabile e all’integrazione del sistema energetico per consentire una mobilità elettrizzante, in modo da ottimizzare l’uso dello spazio pubblico e dei budget. |
Budget |
Euro 45.000.000,00 |
Agevolazione |
IA – Innovation Actions. Sovvenzione a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili. |
Erogazione |
Dopo la firma della sovvenzione, i progetti riceveranno un prefinanziamento per iniziare a lavorare sul progetto. Il prefinanziamento copre fino al 50% del cofinanziamento di progetto. Il prefinanziamento sarà pagato 30 giorni dall'entrata in vigore/10 giorni prima della data di inizio/garanzia finanziaria (se richiesta), a seconda di quale data sia più recente. Pagamento del saldo: alla fine del progetto, verrà calcolato l'importo finale della sovvenzione. |
Data apertura |
17-09-2024 |
Data chiusura |
16-01-2025 |
Valutazione |
Valutazione a graduatoria |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
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Ambito territoriale |
Europa |
Ente finanziatore |
Commissione europea |
Ente gestore |
Commissione europea |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Le domande devono essere presentate da consorzi costituiti da almeno 3 soggetti giuridici indipendenti, stabiliti in 3 Paesi diversi partecipanti al Programma Horizon Europe. I progetti finanziati nell'ambito di questo argomento dovrebbero coinvolgere almeno due città. Idealmente almeno una città in ciascun progetto dovrebbe essere una città selezionata per la missione dell’UE Climate-Neutral Smart Cities e/o una città firmataria dell’accordo Green City dell’UE (possono essere la stessa città). |
Obiettivi |
Le città sono preoccupate da vari tipi di inquinamento, compreso l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e acustico, e dal loro impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente. Molti di questi inquinanti provengono dalle stesse fonti delle emissioni di gas serra affrontate nel contesto della missione dell’UE Climate-Neutral Smart Cities, quindi è chiaro che ci sono potenziali co-benefici ambientali derivanti dalla riduzione delle emissioni di gas serra.[2] La progettazione di politiche efficaci per proteggere gli abitanti delle città dall’inquinamento dipende da prove concrete, nonché dalla cooperazione e dalla comunicazione tra e con i decisori politici e i cittadini.
A causa dei limiti delle risorse, le amministrazioni cittadine possono spesso dover dare priorità alle diverse azioni sulle diverse forme di inquinamento – e per questo una solida base di prove basata sul rischio dell’esposizione, degli impatti e delle misure contro l’inquinamento consentirà di arrivare a informazioni più informate e misure locali economicamente vantaggiose. Queste misure sono spesso strettamente collegate e influenzate dalle scelte di politica energetica che dimostrano i benefici degli approcci olistici, ad esempio nella pianificazione, nel bilancio e nella valutazione dei costi e dei benefici nelle politiche ambientali, energetiche e climatiche a livello locale.
Misure locali più informate, coerenti e mirate aiuteranno le città europee a fornire benefici ambientali nell’ambito della missione dell’UE per le città intelligenti e neutrali dal punto di vista climatico, a rispettare o superare gli standard legislativi dell’UE per la qualità dell’aria e dell’acqua e a sostenere il raggiungimento degli obiettivi ambientali, come gli obiettivi del Piano d’azione per l’inquinamento zero dell’UE e gli impegni previsti dall’Accordo Green City. I candidati dovrebbero proporre progetti che forniscano misure locali migliori e innovative contro l’inquinamento attraverso, tra l’altro, una migliore conoscenza sull’esposizione dei cittadini all’inquinamento e migliori valutazioni e strategie di impatto sulla salute per ridurre gli impatti sulla salute legati all’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e/o del rumore. Laddove vengono proposte soluzioni tecnologiche, si prevede che queste raggiungano il TRL 5 entro la fine del progetto.
Per rispondere a queste esigenze, i singoli progetti devono affrontare almeno due delle seguenti aree:
Miglioramento delle valutazioni dell’impatto sulla salute per evidenziare e tentare di monetizzare i (co-)benefici e gli impatti socioeconomici delle misure a inquinamento zero, in combinazione con le politiche di neutralità climatica, contribuendo a una migliore analisi costi-benefici ex ante e ad aumentare l’accettazione pubblica delle misure. Metodi di misurazione e modellazione per valutare più precisamente l’esposizione e gli impatti sulla salute basati sul rischio a livello regionale e/o locale (dovrebbero fornire risultati che possano essere comunicati anche al pubblico più ampio). Prove più precise sull’esposizione, in particolare dei gruppi di popolazione vulnerabili, e valutazioni dell’impatto sulla salute facilmente comparabili. Esplorazione dell'efficacia delle strategie dinamiche di abbattimento monitorando i cambiamenti nei livelli di inquinamento, integrati da scienza/osservazioni dei cittadini. |
Attività ammissibili |
Si prevede che i progetti contribuiranno ai seguenti risultati: metodi per valutare più precisamente l'esposizione all'inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo e/o acustico, gli impatti sulla salute e l'informazione pubblica a livello regionale e/o locale; metodi per valutare meglio l’esposizione dei gruppi vulnerabili (anche a causa del contesto socioeconomico) all’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e/o del rumore a livello regionale e/o locale, consentendo prove più precise per informare le valutazioni di impatto sulla salute; valutazione migliore e comparabile degli impatti sulla mortalità e sulla morbilità dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo e/o del rumore a livello regionale e/o locale; migliore comprensione del ruolo dell'economia comportamentale, della psicologia e del comportamento organizzativo per progettare misure orientate a ridurre l'inquinamento negli ambienti urbani; migliore comprensione della correlazione tra il miglioramento della qualità ambientale degli spazi urbani e la salute e il benessere umano; metodi per determinare le fonti degli inquinanti atmosferici a livello urbano in modo che le autorità locali, le parti interessate e i cittadini conoscano la percentuale delle emissioni inquinanti attribuibili al trasporto urbano, al riscaldamento, ecc. analisi comparativa di strategie selezionate di riduzione/abbattimento dell'inquinamento a livello locale e identificazione dei fattori chiave alla base di tali successi e del loro potenziale di replica. |
Spese ammissibili |
Tutti i progetti devono:
Sviluppare metodi e strumenti che possano essere rapidamente implementati e utilizzati dalle città e dalle autorità regionali. Una volta implementati, dovrebbero aiutare i decisori politici a stabilire le priorità delle azioni e ad affrontare gli aspetti sociali delle politiche di inquinamento zero. Sostenere l’attuazione di politiche di inquinamento zero superando le barriere al cambiamento comportamentale che le scienze naturali e le prove da sole non possono superare. Nuovi approcci per affrontare queste barriere dovrebbero essere esplorati dal punto di vista dell’economia comportamentale, della psicologia, della comunicazione e del comportamento organizzativo, con l’obiettivo di informare efficaci politiche locali e regionali di inquinamento zero.
Per aumentare l’impatto e la coerenza, i progetti dovrebbero massimizzare il coordinamento e la complementarità con la piattaforma della missione “Città intelligenti a impatto climatico zero”. La collaborazione con la Piattaforma Missione delle Città è essenziale e i progetti devono garantire che nel piano di lavoro della proposta siano incluse disposizioni adeguate per le attività e le risorse volte a rafforzare questa collaborazione. La collaborazione con la Mission Platform dovrà essere formalizzata attraverso un Memorandum of Understanding da concludere quanto prima possibile dopo la data di inizio del progetto. Dovrebbero essere esplorate e, se opportuno, perseguite anche sinergie con altre iniziative pertinenti, come la Capitale verde europea/Leaf Awards, l’Iniziativa urbana europea, il Patto dei sindaci europei e il Nuovo Bauhaus europeo. Anche il lavoro svolto o in corso in altri progetti finanziati da Horizon dovrebbe essere preso in considerazione, per quanto possibile, per evitare sovrapposizioni o conclusioni contraddittorie. Si raccomanda la cooperazione con diverse parti interessate, ad esempio con esperti sanitari per valutare professionalmente l’impatto degli influssi ambientali sulla salute umana. |
Budget |
Euro 20.000.000,00 |
Agevolazione |
RIA – Research and Innovation Actions. Sovvenzione a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili. |
Erogazione |
Dopo la firma della sovvenzione, i progetti riceveranno un prefinanziamento per iniziare a lavorare sul progetto. Il prefinanziamento copre fino al 50% del cofinanziamento di progetto. Il prefinanziamento sarà pagato 30 giorni dall'entrata in vigore/10 giorni prima della data di inizio/garanzia finanziaria (se richiesta), a seconda di quale data sia più recente. Pagamento del saldo: alla fine del progetto, verrà calcolato l'importo finale della sovvenzione. |
Data apertura |
17-09-2024 |
Data chiusura |
16-01-2025 |
Valutazione |
Valutazione a graduatoria |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Horizon Europe - Rethinking urban spaces towards climate neutrality |
Ambito territoriale |
Europa |
Ente finanziatore |
Commissione europea |
Ente gestore |
Commissione europea |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Le domande devono essere presentate da consorzi costituiti da almeno 3 soggetti giuridici indipendenti, stabiliti in 3 Paesi diversi partecipanti al Programma Horizon Europe. |
Obiettivi |
Con le nostre città eccessivamente popolate e dense, la scarsità di spazio pubblico urbano richiede una progettazione urbana intelligente, pianificazione, gestione e definizione delle priorità nell’allocazione dello spazio urbano a diversi usi, strutture e servizi. Dalla riallocazione dello spazio pubblico urbano a forme più sostenibili di trasporto e di generazione e utilizzo dell'energia, hub intermodali e interscambi alla gestione dinamica del profilo stradale e dei cordoli, e all'integrazione delle aree suburbane/periferiche nel tessuto urbano generale e modelli, la ricerca attuale e futura dovrebbe mirare a rendere gli spazi pubblici urbani più vivibili consentendo al tempo stesso una migliore connettività, accessibilità, interazione sociale, inclusione e transito nel contesto di un clima che cambia. Concetti come “città dei 15 minuti” e “superisolati” stanno guadagnando slancio e hanno un enorme potenziale nel plasmare la pratica di pianificazione urbana e progettazione e i servizi di mobilità basati sul principio di prossimità. Ciò sostiene gli obiettivi di mobilità efficiente e verde, le politiche dei trasporti e dell’energia, la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente e il nuovo quadro europeo per la mobilità urbana. Considerando l’ottimizzazione degli spazi pubblici urbani, è necessario considerare gli aspetti legati alla qualità dell’aria e al clima urbano progettando strategie basate su nuove tecnologie e infrastrutture verdi/zone verdi cittadine. La proposta dovrebbe affrontare la questione su come gestire lo spazio pubblico urbano limitato e le richieste contrastanti tra trasporti e altri utenti, considerando gli obiettivi sociali e climatici e la necessità di spostarsi verso modalità di trasporto più efficienti dal punto di vista energetico e sostenibili, la decarbonizzazione del riscaldamento e infrastrutture di raffreddamento. Ciascuna proposta dovrebbe prevedere dimostrazioni pilota in almeno tre città (città capofila) situate ciascuna in un diverso Stato membro o paese associato, comprese le aree urbane e suburbane. Le proposte dovrebbero fornire la prova necessaria dell’impegno delle città a testare e implementare le soluzioni co-progettate. Per favorire la replicabilità e l’adozione dei risultati, ogni proposta dovrebbe anche coinvolgere almeno tre città replicatrici/seguaci nello sviluppo di piani di replicazione locale. Dovrebbero essere considerate le dimensioni e le caratteristiche delle città. Ciascuna proposta dovrebbe includere almeno una città tra le 112 selezionate per la missione dell'UE sulle città climaticamente neutre e intelligenti per le città leader e una per le città replica/follower. I progetti pilota dovrebbero comportare un processo di co-progettazione con le parti interessate interessate dalla riprogettazione dello spazio urbano. I progetti pilota dovrebbero coinvolgere gli stakeholder pubblici e privati locali dell’energia, della mobilità e dell’industria, nonché la società civile per identificare soluzioni integrate, supportate a livello locale e salvaspazio e le relative precondizioni (incentivi, metodi partecipativi, ecc.) in un processo di gestione del cambiamento per ottenere l’accettazione pubblica attraverso l’informazione, la partecipazione e la considerazione di gruppi che finora erano svantaggiati dalle condizioni esistenti. Le dimostrazioni dovrebbero essere “digitali per impostazione predefinita” e utilizzare i gemelli digitali locali e, ove possibile, gli spazi di dati sulla mobilità come strumenti per ottimizzare il traffico, migliorare i servizi di mobilità, monitorare i benefici ambientali nell’aria e nel rumore e modellare un migliore utilizzo dello spazio urbano. Si prevede che le attività e le dimostrazioni pilota di natura tecnologica delle soluzioni proposte in ambiente operativo saranno almeno TRL 7 entro la fine del progetto. |
Attività ammissibili |
Si prevede che i risultati del progetto contribuiranno a tutti i seguenti risultati: sviluppo e implementazione di soluzioni per la progettazione intelligente dello spazio pubblico urbano e la pianificazione e gestione delle infrastrutture fisiche in diverse aree legate ai trasporti e ai sistemi energetici integrati, che consentono l'integrazione dei servizi di mobilità all'interno della città e della sua rete stradale e del suo layout; soluzioni di mobilità e/o energetiche che rispondono ai bisogni delle persone e delle città, progettate in collaborazione con le autorità locali, i cittadini e le parti interessate, testate e implementate nelle città per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030; aumentare la consapevolezza sul potenziale di questo settore politico per sostenere la rivitalizzazione e la riallocazione dello spazio pubblico urbano, nonché ambienti urbani più sostenibili e resilienti dal punto di vista economico; miglioramento della salute pubblica con una migliore qualità dell’aria locale, riducendo il surriscaldamento urbano e le emissioni inquinanti (aria e rumore), con migliori condizioni e infrastrutture per le modalità attive e una maggiore vivibilità; migliorare la connettività complessiva dello spazio pubblico urbano e l’accessibilità dei diversi distretti urbani/quartieri/distretti industriali integrando/incorporando la multimodalità e i servizi condivisi all’interno del layout e delle infrastrutture della strada/dello spazio pubblico urbano; un uso più efficiente ed equo dello spazio urbano attraverso la gestione dinamica dello spazio in generale e dei bordi del marciapiede in particolare, secondo le diverse esigenze e funzioni, e con l'ausilio di strumenti digitali; contributo ad un migliore utilizzo dei veicoli (in particolare del trasporto pubblico e delle modalità attive per i passeggeri e per la logistica urbana), ad un migliore utilizzo dei parcheggi per altri usi, privilegiando modalità e servizi di mobilità condivisa che hanno il minor impatto sul demanio pubblico e sull'ambiente; ridurre la pressione sullo spazio pubblico grazie alla riduzione delle esigenze di parcheggio e all’integrazione dell’uso dello spazio fuori strada nel concetto generale di spazio pubblico; creazione di una gestione intelligente dei servizi energetici e/o di trasporto nelle città grazie alla digitalizzazione e alla consapevolezza dei consumatori legati alla ricarica intelligente e alla risposta alla domanda di energia; migliorare la pianificazione delle infrastrutture verdi/zone verdi delle città, migliorando la loro capacità di aumentare il ripristino e il benessere umano; una migliore preparazione dei cittadini e degli urbanisti al passaggio dall’energia fossile a quella rinnovabile e all’integrazione del sistema energetico per consentire una mobilità elettrizzante, in modo da ottimizzare l’uso dello spazio pubblico e dei budget. |
Spese ammissibili |
Le proposte dovranno riguardare le seguenti due aree di intervento: 1. riallocazione degli spazi e riprogettazione delle infrastrutture. Quattro delle seguenti azioni di ricerca dovrebbero essere affrontate per superare queste sfide nel campo della mobilità (punti da 1 a 4) o dell’energia (punti da 5 a 8): sviluppare strumenti e metodi integrati di trasporto e pianificazione urbana per coordinare i servizi di mobilità sostenibile e la progettazione dei futuri ambiti pubblici, tenendo conto anche delle loro interrelazioni e impatti su diverse scale spaziali e temporali. Ciò dovrebbe essere collegato ai Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (SUMP) delle città; per la mobilità elettrica, promuovere i risultati della ricerca provenienti da progetti pilota sulla riallocazione dell'uso delle infrastrutture di trasporto o sull'uso dell'unica infrastruttura per diversi tipi di veicoli, servizi (come punti di ricarica bidirezionali) e veicoli (ad esempio, condivisione fuori orario di servizi accessibili al pubblico flotte di trasporto) in tutta la comunità delle parti interessate a livello dell’UE; soluzioni di ricerca per lo sfruttamento delle infrastrutture esistenti e come possono contribuire all'espansione dei servizi di mobilità sostenibile, seguite da progetti e dimostrazioni che possono aiutare a comprendere meglio questo spostamento spaziale e svolgere un ruolo significativo nella progettazione, pilotaggio, implementazione e valutazione di questi nuovi servizi di mobilità.; Le esperienze passate con la riallocazione dello spazio stradale (ad esempio infrastrutture temporanee durante l’emergenza COVID-19) possono fungere da base; coinvolgimento degli attuali fornitori di servizi e gestori delle infrastrutture (ad esempio fornitori di servizi di parcheggio) nell’ecosistema dello spazio urbano per capire come gli attuali attori possono contribuire a nuovi servizi di mobilità, maggiore multimodalità, elettrificazione, logistica urbana integrata e mobilità dei cittadini; per quanto riguarda l’energia, sostenere progetti pilota volti ad aumentare la comprensione e lo sfruttamento del potenziale dell’allocazione dello spazio stradale e della generazione intelligente di energia distribuita e delle zone/infrastrutture verdi delle città in modo sistemico e monitorando i loro effetti positivi sul benessere umano; opportunità di ricerca per sfruttare le attuali infrastrutture (ad esempio edifici, reti, spazi sotterranei) integrate da elementi aggiuntivi (ad esempio accesso ai dati in tempo reale, risposta alla domanda, stoccaggio, ricarica intelligente, stoccaggio di calore ed energia) per facilitare le comunità energetiche locali, centrali elettriche virtuali e la condivisione dell’energia, riducendo al minimo la necessità di nuove infrastrutture che richiedono spazio e facilitando progetti di costruzione multiuso. Ciò dovrebbe includere anche l’integrazione delle reti termiche ed elettriche e dello stoccaggio per gestire e bilanciare meglio la produzione e la domanda di elettricità rinnovabile; stabilire un approccio integrato per la progettazione e la decarbonizzazione delle reti di riscaldamento e raffreddamento (compresi gli impianti distribuiti e le reti su piccola scala e il relativo stoccaggio) nelle città e nelle aree urbane in sincronia con la pianificazione di nuove abitazioni, importanti ristrutturazioni o sviluppo industriale legati al maggiore consumo di calore o impianti di generazione del calore di scarto; esplorare modalità di utilizzo/ottimizzazione delle infrastrutture verdi e blu su scala urbana e stradale per migliorare il clima urbano, ridurre la domanda di energia e in vista di trasporti senza emissioni; 2. gestione e utilizzo dinamico del marciapiede. La gestione intelligente dello spazio urbano e delle infrastrutture esistenti comprende il loro utilizzo dinamico, considerando lo spazio dei cordoli, modificandone il ruolo e la funzione nel tempo, a seconda di parametri, funzioni ed esigenze in relazione alle ore di punta del pendolarismo, alle consegne, alla priorità del trasporto pubblico, ai giorni di mercato, alla vita notturna, ecc. La gestione dinamica dello spazio è già allo studio in alcune città e rappresenta un'opportunità per un'ulteriore integrazione nei piani di mobilità con il supporto di tecnologie intelligenti, sistemi di trasporto intelligenti, gemelli digitali locali e spazi di dati sulla mobilità, sistemi di controllo e gestione ottimali autonomi basati sull'intelligenza artificiale. Poiché l’avvento di nuovi servizi di mobilità condivisa come il ride hailing, la micromobilità e la crescita della consegna di beni urbani (ancora di più con la recente crescita esponenziale del commercio elettronico) stanno sfidando i modi tradizionali di gestire lo spazio sui marciapiedi, sono necessari nuovi approcci. La ricerca sul passaggio dall'uso dei marciapiedi incentrato sul parcheggio in strada a un'assegnazione più flessibile e dinamica che includa, ad esempio, zone di raccolta e riconsegna per passeggeri e merci o corsie riservate al trasporto pubblico durante le ore di punta, ha anche dimostrato il potenziale per valorizzare e dare priorità ai servizi di mobilità sostenibile, e quindi diminuire la pressione sul traffico grazie ad una maggiore percentuale di corse condivise. Per garantire l’attuazione di questi approcci innovativi, la ricerca e l’innovazione potrebbero sostenere sviluppando: strumenti e linee guida per garantire l'implementazione di approcci innovativi all'uso dinamico dello spazio e del marciapiede, risultanti da test e progetti pilota di assegnazione flessibile delle funzioni sul marciapiede, comprese le zone di raccolta e riconsegna per passeggeri e merci; nuovi modelli di calcolo delle tariffe (ad esempio scopo del viaggio, richiesta di spazio (dimensioni) di ciascun veicolo che utilizza il dominio pubblico, ecc.) e modello finanziario per l’uso dello spazio pubblico nelle città al fine di raggiungere obiettivi di politica pubblica, inclusa la neutralità climatica. |
Budget |
Euro 45.000.000,00 |
Agevolazione |
IA – Innovation Actions. Sovvenzione a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili. |
Erogazione |
Dopo la firma della sovvenzione, i progetti riceveranno un prefinanziamento per iniziare a lavorare sul progetto. Il prefinanziamento copre fino al 50% del cofinanziamento di progetto. Il prefinanziamento sarà pagato 30 giorni dall'entrata in vigore/10 giorni prima della data di inizio/garanzia finanziaria (se richiesta), a seconda di quale data sia più recente. Pagamento del saldo: alla fine del progetto, verrà calcolato l'importo finale della sovvenzione. |
Data apertura |
17-09-2024 |
Data chiusura |
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Valutazione |
Valutazione a graduatoria |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Horizon Europe - Demonstrations of innovative floating wind concepts |
Ambito territoriale |
Europa |
Ente finanziatore |
Commissione europea |
Ente gestore |
Commissione europea |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Le domande devono essere presentate da consorzi costituiti da almeno 3 soggetti giuridici indipendenti, stabiliti in 3 Paesi diversi partecipanti al Programma Horizon Europe. |
Obiettivi |
L’obiettivo generale è quello di accelerare la costruzione e la realizzazione economicamente vantaggiose di parchi eolici galleggianti, facilitandone la rapida e sostenibile diffusione in tutta Europa e riducendone i costi complessivi. I progetti dovranno: ottimizzare la progettazione di un sistema completamente galleggiante, facilitare l'esecuzione del progetto affrontando le esigenze di spazio nei porti, nelle navi, ecc., sviluppando la catena di approvvigionamento; dimostrare innovative piattaforme eoliche offshore galleggianti ad asse verticale o orizzontale (capacità totale di 4 MW o superiore per l'asse orizzontale e 2 MW o più per l'asse verticale) in condizioni marine reali per lunghi periodi di tempo (12-24 mesi), raccogliere dati per miglioramenti futuri progettazione del concetto, per prevedere con precisione la futura produzione di energia eolica galleggiante e fornire preziosi insegnamenti in merito a prestazioni, affidabilità, disponibilità, manutenibilità, sopravvivenza e impatto ambientale. Il sistema eolico dovrebbe essere collegato alla rete; sviluppare e implementare progetti pilota per l’energia eolica galleggiante identificando le migliori pratiche esistenti e le restanti lacune di conoscenza. |
Attività ammissibili |
Si prevede che i risultati del progetto contribuiranno a tutti i seguenti risultati attesi: maggiore conoscenza sulla progettazione, costruzione, assemblaggio, funzionamento e manutenzione di parchi eolici galleggianti; miglioramento complessivo della costruibilità, affidabilità, installabilità, operabilità e manutenibilità dei sistemi eolici offshore galleggianti; dimostrazione di tecnologie emergenti efficienti, a basso costo e sostenibili per le turbine eoliche galleggianti; riduzione dell’LCoE; rafforzamento della catena del valore e delle competenze delle turbine eoliche offshore europee; dati per l'ottimizzazione futura della messa in servizio su scala industriale del galleggiante, del sistema di ormeggio e di ancoraggio. |
Spese ammissibili |
Le proposte riguarderanno anche la progettazione industriale e i processi di produzione, la circolarità delle materie prime (critiche), la scalabilità, i metodi di installazione, il trasporto, il funzionamento e la manutenzione, le catene di approvvigionamento e le relative infrastrutture digitali.
I progetti devono dimostrare le tecnologie in mare rispettando il quadro normativo ambientale esistente. Presentare un piano di monitoraggio ambientale da attuare durante l'azione dimostrativa. I dati sul monitoraggio ambientale devono essere condivisi con EMODNET, IEA Wind Task 34 sull’impatto ambientale dei progetti di energia eolica, IEA Wind Task 49 sull’energia eolica offshore galleggiante e IEA OES Environmental Task 4.
Il progetto deve includere un chiaro momento “vai/non va” prima di entrare nella fase di implementazione. Prima di questo momento go/no-go, il progetto deve fornire piani ingegneristici dettagliati, una valutazione tecnico-economica, compresi indicatori chiave di prestazione basati su parametri riconosciuti a livello internazionale, un piano di implementazione completo e tutti i permessi necessari per la realizzazione del progetto e un piano per ottenere la certificazione da parte di un organismo di certificazione indipendente prima della fine dell'azione. Si prevede che la proposta di progetto dimostri chiaramente un percorso proposto per ottenere i permessi necessari per le azioni dimostrative e consenta tempistiche adeguate per raggiungerli. Si prevede che il progetto dimostri anche come ottenere la chiusura finanziaria dell'intera azione. Esperti indipendenti valuteranno tutti i risultati finali e forniranno consulenza sulla decisione se andare/non andare.
Il piano per lo sfruttamento e la diffusione dei risultati per le proposte presentate nell'ambito di questo argomento dovrebbe includere un forte business case e una solida strategia di sfruttamento, come delineato nell'introduzione a questa Destinazione. I piani di sfruttamento dovrebbero includere piani preliminari per la scalabilità, la commercializzazione e l'implementazione (studio di fattibilità, piano aziendale) che indichino le possibili fonti di finanziamento da utilizzare potenzialmente (in particolare il Fondo per l'innovazione). Si prevede che i progetti selezionati contribuiscano all'iniziativa BRIDGE, partecipino attivamente alle sue attività e destinino fino al 2% dei loro budget a tal fine. Se opportuno, potrebbero essere presi in considerazione ulteriori contributi all’Alliance for Internet of Things Innovation (AIOTI) e ad altre attività pertinenti (ad esempio cluster di progetti digitali e azioni di coordinamento).
Questa esigenza di ricerca e innovazione è identificata nella strategia per le energie rinnovabili offshore (COM(2020) 741 final) che impegna la Commissione a “sviluppare nuovi progetti di tecnologie eoliche, oceaniche e solari galleggianti, ad esempio attraverso Orizzonte Europa”.
Si prevede che le attività raggiungano TRL 7-8 entro la fine del progetto. |
Budget |
Euro 30.000.000,00 |
Agevolazione |
Innovation Actions — la sovvenzione copre il 70% |
Erogazione |
Dopo la firma della sovvenzione, riceverete normalmente un prefinanziamento per iniziare a lavorare sul progetto (il fondo cassa normalmente corrisponde all'80% dell'importo massimo della sovvenzione; eccezionalmente inferiore o nessun prefinanziamento). Il prefinanziamento sarà pagato 30 giorni dall'entrata in vigore/10 giorni prima della data di inizio/garanzia finanziaria (se richiesta), a seconda di quale data sia più recente. |
Data apertura |
17-09-2024 |
Data chiusura |
21-01-2025 |
Valutazione |
Valutazione a graduatoria |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Contributo a fondo perduto per l’indennizzo dei danni materiali diretti subiti dalle imprese esportatrici localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali |
Ambito territoriale |
Toscana |
Ente finanziatore |
Simest |
Ente gestore |
Simest |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
I beneficiari sono le imprese di qualsiasi dimensione che deve: avere sede legale in uno Stato membro dell’Unione Europea; avere almeno una sede operativa o una unità locale, registrata presso il Registro delle Imprese alla data dell’evento nei territori interessati; essere regolarmente costituita e iscritta nel Registro delle Imprese e in stato di attività; alla data di presentazione della domanda, avere depositato presso il Registro delle Imprese il bilancio relativo all’esercizio 2022; avere un fatturato export pari ad almeno il 3% oppure, in alternativa avere codice ATECO produttivo e almeno il 10% del proprio fatturato totale (voce A1 del conto economico) realizzato complessivamente verso una o più Imprese clienti esportatrici con codice ATECO produttivo ciascuna delle quali realizzi direttamente un fatturato export pari ad almeno il 3%; aver subito un danno alla data dell’evento certificato da una perizia asseverata, secondo lo schema di perizia nel seguente allegato. |
Obiettivi |
La concessione di un contributo a sostegno dei comprovati danni diretti subiti dalle imprese esportatrici localizzate nei territori interessati colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 2 novembre 2023 nei territori delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato, al fine di consentire la tempestiva ripresa delle attività delle stesse. |
Attività ammissibili |
Il contributo a fondo perduto è diretta alla copertura dei danni materiali ad attivi (per esempio immobili, attrezzature, macchinari, automezzi e scorte di magazzino) subiti dall’impresa richiedente con un nesso causale diretto con l’evento alluvionale, come accertato da una perizia asseverata rilasciata da un perito iscritto ad Albo/Ordine/Collegio professionale. |
Budget |
Euro 100.000.000,00 |
Agevolazione |
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto. L’importo massimo del contributo è riconosciuto: per gli attivi non coperti da polizza assicurativa, fino all’80% del valore dei danni certificati nella perizia asseverata; per gli attivi/coperti da polizza assicurativa, fino al 100% del valore dei danni certificati nella perizia asseverata non rientranti nelle coperture della polizza assicurativa (c.d. franchigia/scoperto o quota non assicurata), come disciplinato ai sensi della polizza assicurativa.
In ogni caso la somma del contributo concedibile e dell’eventuale contributo già concesso ai sensi della Circolare operativa n. 1/FPI/2023 non può superare l’importo di Euro 5.000.000,00. |
Erogazione |
L’erogazione è unica per l’intero importo deliberato ed è effettuata entro 10 giorni dalla data di comunicazione dell’esito della domanda in merito alla concessione del contributo. |
Data apertura |
09-01-2024 |
Data chiusura |
Fino ad esaurimento risorse |
Valutazione |
Valutazione a sportello |
Difficoltà |
Media |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
Horizon Europe - Digital solutions to foster participative design, planning and management of buildings, neighbourhoods and urban districts (Built4People Partnership) |
Ambito territoriale |
Europe |
Ente finanziatore |
Commissione europea |
Ente gestore |
Commissione europea |
Stato |
Attivo |
Beneficiari |
Le domande devono essere presentate da consorzi costituiti da almeno 3 soggetti giuridici indipendenti, stabiliti in 3 Paesi diversi partecipanti al Programma Horizon Europe. |
Obiettivi |
La transizione verso una società climaticamente neutra richiede che anche il patrimonio edilizio europeo diventi neutrale dal punto di vista climatico. Allo stesso tempo, il patrimonio edilizio europeo deve diventare resiliente ai cambiamenti climatici. Ciò richiede un approccio globale che vada oltre i singoli edifici, ma a livello di quartieri o distretti urbani. Tuttavia, la decarbonizzazione dell’ambiente costruito e il suo adattamento ai cambiamenti climatici e ai bisogni della società in termini di comfort, accessibilità, inclusività ed estetica non possono avvenire senza la partecipazione attiva degli utenti e degli occupanti degli edifici, dei proprietari di proprietà individuali/collettive e dei proprietari di immobili. Comunità energetiche come beneficiari della catena del valore. Professionisti, come sviluppatori di progetti, architetti, ingegneri, proprietari di edifici, pianificatori e autorità statutarie, richiedono soluzioni che sviluppino, analizzino, modellino, visualizzino e presentino una moltitudine e complessa serie di informazioni in modo tale da facilitare tali processi di co-progettazione. Questo argomento si concentra sullo sviluppo di soluzioni digitali per una più forte partecipazione degli utenti finali, dei cittadini e di altri soggetti interessati nella progettazione, pianificazione e gestione della ristrutturazione di edifici, quartieri e/o distretti esistenti. |
Attività ammissibili |
Si prevede che i risultati del progetto contribuiranno a tutti i seguenti risultati attesi: maggiore coinvolgimento di gruppi rappresentativi di utenti finali e di cittadini del contesto urbano colpito; maggiore accettabilità e adozione di soluzioni sostenibili di ristrutturazione profonda nell’ambiente edificato; riduzione della povertà energetica e della mobilità, aumento dei piani per ambienti climaticamente neutri e sostenibili, estetici e inclusivi con maggiore adattamento climatico e resilienza (ad esempio basati su soluzioni basate sulla natura); miglioramento dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della resilienza negli ambienti edificati. |
Spese ammissibili |
Si prevede che le proposte affrontino uno o entrambi i seguenti punti: soluzioni digitali che facilitano la progettazione e la pianificazione partecipativa attraverso la visualizzazione, l'analisi e l'interazione con dati direttamente rilevanti per gli utenti degli edifici e per i cittadini nell'area urbana circostante (comprese ad esempio tecnologie immersive e interattive, realtà virtuale/realtà aumentata, simulazioni e modellazione di scenari); soluzioni digitali che consentono di analizzare e modellare diversi scenari per edifici, quartieri e/o distretti da ristrutturare in termini di utilizzo e generazione di energia; salute e benessere degli utenti; impatto sulla rete energetica; disposizioni per la mobilità attiva ed elettrica e soluzioni di fornitura sostenibili; impatti ambientali e microclimatici del ciclo di vita e; impatti socioeconomici per i cittadini, gli utenti degli edifici, i proprietari e gli occupanti; Inoltre, le proposte dovrebbero affrontare tutti i seguenti aspetti: affrontare gli aspetti della neutralità climatica e della resilienza climatica, rispettando il principio dell’efficienza energetica al primo posto; garantire che la soluzione digitale integri, si basi e/o utilizzi gli strumenti esistenti (compresi, se del caso, quelli convenzionali e a bassa tecnologia) e gli standard riconosciuti dal mercato; coinvolgere i cittadini (cercando di coprire diversi generi e caratteristiche sociali), gli utenti finali degli strumenti e altri soggetti interessati coinvolti nella progettazione, pianificazione e gestione di progetti di sviluppo urbano nel processo di sviluppo della soluzione digitale; garantire che la soluzione digitale offra diversi mezzi per scambiare informazioni e fornire input adeguati alle esigenze specifiche dei laici, compresi i gruppi vulnerabili, minoritari e svantaggiati, nonché le persone con disabilità e gli anziani; dimostrare il prototipo in almeno tre progetti di sviluppo urbano reali per applicare, valutare e perfezionare la soluzione digitale e informare la sua strategia di lancio sul mercato e/o commercializzazione; garantire che le attività di diffusione del progetto includano azioni che contribuiscano alle attività della comunità NEB e alla condivisione di informazioni, migliori pratiche e risultati all’interno del NEB Lab; contribuire alle attività dei partner Built4People e alla rete di cluster di innovazione Built4People; questo argomento richiede il contributo efficace delle discipline SSH e il coinvolgimento di esperti e istituzioni SSH, nonché l’inclusione di competenze SSH pertinenti (compresa l’innovazione sociale), al fine di produrre effetti significativi e significativi che migliorino l’impatto sociale delle attività di ricerca correlate.
Questo tema implementa il partenariato europeo co-programmato sul People-centric sustainable built environment (Built4People). Pertanto, i progetti risultanti da questo argomento dovranno riferire sui risultati al partenariato europeo “Ambiente costruito sostenibile incentrato sulle persone” (Built4People) a sostegno del monitoraggio dei suoi KPI.
Condizioni dell'argomento specifico: si prevede che le attività raggiungano TRL 6-8 entro la fine del progetto. |
Budget |
Euro 10.000.000,00 |
Agevolazione |
IA – Innovation Actions. Sovvenzione a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili. |
Erogazione |
Dopo la firma della sovvenzione, i progetti riceveranno un prefinanziamento per iniziare a lavorare sul progetto. Il prefinanziamento copre fino al 50% del cofinanziamento di progetto. Il prefinanziamento sarà pagato 30 giorni dall'entrata in vigore/10 giorni prima della data di inizio/garanzia finanziaria (se richiesta), a seconda di quale data sia più recente. Pagamento del saldo: alla fine del progetto, verrà calcolato l'importo finale della sovvenzione. |
Data apertura |
17-09-2024 |
Data chiusura |
21-01-2025 |
Valutazione |
Valutazione a graduatoria |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |
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Titolo |
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Ambito territoriale |
Nazionale |
Ente finanziatore |
Ministero delle Imprese e del Made in Italy |
Ente gestore |
Ministero delle Imprese e del Made in Italy |
Stato |
Futura attivazione |
Beneficiari |
Possono presentare domanda le imprese di qualsiasi dimensione, in particolare: le imprese che esercitano le attività di cui all’articolo 2195 del Codice Civile, numeri 1) e 3), ivi comprese le imprese artigiane; le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale; le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’articolo 2195 del Codice Civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b); i Centri di ricerca; le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 del Codice Civile, che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto di cui al comma 2, lettera a); gli Organismi di ricerca, che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto di cui alla lettera a). |
Obiettivi |
L’intervento sostiene progetti di ricerca e sviluppo, da realizzare nei territori delle Regioni meno sviluppate. |
Attività ammissibili |
I progetti ammissibili devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali. I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a Euro 1.000.000,00 e non superiori a Euro 5.000.000,00 e, comunque, per le imprese, non superiori al 60% della media del fatturato relativo agli ultimi 2 esercizi contabili del singolo soggetto proponente. |
Spese ammissibili |
Sono ammissibili: il personale del soggetto proponente impegnato nel progetto, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario; gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione; i servizi di consulenza, di ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato; le spese generali relative al progetto; i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto. |
Budget |
Euro 300.000.000,00 |
Agevolazione |
Le agevolazioni sono concesse alle imprese beneficiarie di cui alle lettere da a) a e) nelle seguenti forme, in concorso tra loro: nella forma del finanziamento agevolato, per una percentuale di 50% delle spese ammissibili; nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue: 35% per le imprese di piccola dimensione; 30% per le imprese di media dimensione; 25% per le imprese di grande dimensione. Per gli Organismi di ricerca beneficiari, le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 60% delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40% delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale. |
Erogazione |
Le agevolazioni sono concesso tramite le seguenti modalità: anticipo opzionale in un’unica soluzione, con garanzia; stato di avanzamento lavori; saldo finale. |
Data apertura |
07-02-2024 |
Data chiusura |
Fino ad esaurimento risorse |
Valutazione |
Valutazione a graduatoria |
Difficoltà |
Difficile |
Link al bando |
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Link informazioni |
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Contatto |
imprese@eurosportello.eu |